di Redazione
Lollobrigida chiede un cambio di passo su grandi carnivori e ungulati
Il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida torna per l'ennesima volta in pochi giorni ad occuparsi del tema della gestione faunistica. Per farlo ha incontrato i vertici di Ispra, invitandoli a trovare rapidamente soluzioni normative propedeutiche ad una migliore gestione della fauna. In cima alla lista delle criticità ci sono i grandi carnivori, in primis il lupo, e gli ungulati.
«Ho incontrato il prefetto Stefano Laporta, presidente di Ispra, per approfondire la possibilità di una collaborazione tra il ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L'obiettivo è risolvere le criticità che riguardano gli ungulati e i grandi carnivori nell'ottica di una relazione corretta tra la presenza dell'uomo, quella della fauna selvatica e la sostenibilità ambientale», ha affermato il ministro che ha poi continuato, «L'eccessiva presenza di determinati animali su determinati territori crea squilibri, causando rischi per la salute pubblica e per alcuni settori produttivi strategici, oltre a vanificare un'azione di protezione di altre specie». Lollobrigida ha poi anticipato la costituzione di tavoli tecnici che avranno il compito di portare avanti il lavoro fin qui fatto, ma che dovranno anche soprattuto trovare la quadra in termini normativi per risolvere il problema.
Simili parole non potevano ovviamente non registrare la reazione decisa del mondo animalista per il quale le dichiarazioni del ministro sono fumo negli occhi e che vede minacciato il dogma dell'intoccabilità dei grandi carnivori. In effetti, a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate nelle prime due settimane dall'insediamento nel dicastero, parrebbe proprio che Lollobrigida sia intenzionato a scardinare un sistema le cui criticità sono sotto gli occhi di tutti. Vedremo se alle dichiarazioni il governo saprà far seguire i fatti, consci che la strada, per quanto condivisibile, sia tutta in salita.
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