di Matteo Brogi
Ziel X Pro 8x34 WW: fiducia ben riposta
Parole d'ordine: compattezza e leggerezza. Queste due caratteristiche identificano i binocoli della gamma X Pro di Ziel. Il test del modello 8x34 WW, uno strumento che fornisce tanto... a poco
Ziel è un'azienda italiana con oltre 40 anni di storia nel settore dell'ottica. Occhiali da sole, lenti d'ingrandimento, microscopi, telescopi da tempo fanno parte della sua offerta. In anni più recenti è stata introdotta una linea di binocoli che includono modelli specialistici (in primis i marini, non così comuni sul panorama commerciale) e, dal 2022, una gamma di strumenti pensati per l'outdoor in generale e la caccia in particolare. Vengono disegnati e sviluppati in Italia mentre la produzione è realizzata in Cina per accedere a quelle economie purtroppo irrealizzabili in Europa. Solo così si riesce a produrre strumenti dal costo contenuto e dalle qualità ottiche adeguate a un uso specialistico. Ziel, per inciso, distribuisce in Italia anche la giovane linea made in Germany GPO che include binocoli, binotelemetri, telemetri e il visore termico clip-on Spectra TI 35.
La gamma completa di binocoli Ziel include gli X Pro a ponte aperto oggetto di questa recensione e le linee H Pro a ponte chiuso (8x25 e 10x25), Biggie (8x21 e 10x25), Stone power (8x40 e 10x50), tre versioni dei marini Ocean (7x50), due monocoli (8x25 e 10x25) e altrettanti telescopi (16-48x65 e 20-60x80).
Ziel X Pro: economie ragionate per la gamma più venatoria
X Pro consta di strumenti da 8 e 10 ingrandimenti con lenti da 26, 34 e 42 mm che soddisfano un ampio ventaglio di impieghi. Il telaio è in materiale termoplastico - caratteristica che contribuisce in maniera considerevole al contenimento del costo - rivestito da un'armatura gommata con uno zigrino nei punti di presa (disponibile in verde e nero). Il complesso risulta molto leggero (430 grammi); ancor più leggero è l'allestimenti con tubi da 26 mm (270 grammi). I due ponti che permettono di identificare questo binocolo come uno strumento a ponte aperto sono invece in metallo e permettono di variare la distanza interpupillare tra 56 e 72 millimetri.
Lo schema ottico si avvale di prismi a tetto bak-4 che esaltano la compattezza del sistema. Le lenti presentano un trattamento multistrato (Green system) che minimizza i riflessi, l'assorbimento luminoso e conferisce un tipico colore verde alle lenti che garantiscono colori neutri nell'intero spettro. Gli oculari sono estraibili, il tubo destro dispone della classica ghiera per la regolazione diottrica (±4 diottrie) mentre la ghiera per la messa a fuoco è posizionata sul ponte posteriore; l'intero campo di messa a fuoco (a partire dalla distanza minima di 4 metri) è accessibile con una rotazione di un giro e tre quarti della ghiera (opportunamente gommata anch'essa).
Con il sole e con la neve
Il mio test ha previsto l'impiego dell'X Pro 8x34 WW in ambiente appenninico e in contesti tra loro molto differenti: dalla giornata di sole all'osservazione crepuscolare, in contesto tardo autunnale e in quello innevato tipicamente invernale. In tutti i casi ho osservato incisione e contrasto buoni anche ai bordi, ridottissimi fenomeni di aberrazione cromatica e una messa a fuoco precisa. I risultati sono stati addirittura sorprendenti di giorno, accettabili all'alba e al crepuscolo. Comunque più che congrui in considerazione del diametro delle lenti e del prezzo. A differenza di altri prodotti ugualmente realizzati in Oriente, gli Ziel si avvantaggiano del fatto che l'azienda è italiana e offre una garanzia addirittura di 10 anni.
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