UTAH - Il primo wapiti di Simon

Utah occidentale, Stati Uniti occidentali. È in questa area poco densamente popolata di cristiani, ma molto di selvatici, che Simon K. Barr mette alla prova le proprie doti di resistenza fisica e di tiro andando a caccia di wapiti nel periodo del bramito

Sono stato invitato a prendere parte all'annuale caccia al wapiti organizzata da Jason Hornady e guidata da Wild Country Outfitters. È il tipo di invito che riempie di febbrile attesa anche un cacciatore esperto. Lo Utah è molto lontano da casa mia, in Scozia, ma vale la pena intraprendere il viaggio di 4.600 miglia, soprattutto per un evento così speciale che si svolge da decenni ed è sempre programmato durante il culmine della stagione del bramito.

Settembre è un periodo dell'anno meraviglioso per essere negli Stati occidentali e lo Utah è particolarmente bello. I pioppi stanno cambiando dal verde estivo attraverso lo spettro del giallo e poi al rosso cremisi prima di lasciare cadere le foglie per l'inverno. Questo cambiamento di colore è quasi ultraterreno e trasforma il paesaggio in poco più di 10 giorni. C'è qualcosa di sorprendente nel vedere il tempo passare così velocemente. Le file di pioppi tremuli sono travolgenti nella loro bellezza e la salvia selvatica ricopre le dolci colline a perdita d'occhio. E da qualche parte, in mezzo a tutto questo, ci sono i wapiti.

Tutto un brulicare di vita

Il terreno su cui dobbiamo cacciare è affittato da Hornady e fa parte di un programma nello Utah che mira a promuovere la conservazione della fauna selvatica e a migliorare l'accesso alla caccia nei pascoli privati. Le aree note come Unità cooperative di gestione della fauna selvatica (CWMU - Cooperative Wildlife Management Units) sono gestite per favorire la presenza della selvaggina, con attenzione nei riguardi della ricerca e della scienza. I benefici per una vasta gamma di flora e fauna sono enormi.

Le colline e le foreste del CWMU sono piene di fauna selvatica: enormi mandrie di wapiti, cervi muli, alci Shira (Alces alces shirasi) e una miriade di specie più piccole. Questo ecosistema sano ed equilibrato è un vero indicatore del fatto che il piano di gestione sta funzionando e che la caccia selettiva, come mezzo per finanziare la conservazione, sta facendo ciò che dovrebbe.

Un indicatore chiave del successo in quest'area è l'enorme numero di wapiti adulti sulla proprietà. Il piano di gestione si concentra sul consentire ai maschi, prima di essere considerati prelevabili, di raggiungere una età rara in natura. Ciò garantisce che gli animali più intelligenti, forti e tenaci - i vecchi che presidiano il territorio e tengono le femmine - trasmettano i loro geni alla generazione successiva. Il risultato è una struttura della mandria con classi di età perfettamente bilanciate, il che significa che ci sono un sacco di trofei importanti di cui entusiasmarsi.

Aspen Beckon

L'esperienza della caccia al wapiti è ricca. La colonna sonora è spettacolare quanto il paesaggio è strabiliante. Spesso mi ritrovo a chiudere gli occhi per ascoltare. Durante il bramito, i maschi modulano richiami, creando un suono inquietante che inizia in alto e scende in una combinazione gutturale di un fischio e un ruggito. È profondamente primitivo e, in tutta onestà, è piuttosto impressionante. Niente a che vedere con il bramito di un cervo, il richiamo è più simile allo stridore acuto di un altro cugino del cervo, il sika. Il bramito ha due scopi: attirare le femmine in un harem e dimostrare il dominio su eventuali aspiranti maschi dominanti.

Per la settimana sono in coppia con un paio di grandi amici del settore: George Gardner di GA Precision e Neil Davies, direttore marketing di Hornady. George conosce bene il tiro a lunga distanza e di precisione, cosa che ha aiutato immensamente nello sviluppo di diverse cartucce Hornady, tra cui la Creedmoor da 6 mm; è anche co-fondatore della sempre popolare, e ora globale, Precision Rifle Series.

Ho cacciato con gioia a livello internazionale con Neil molte volte in passato; quindi, è stato molto divertente cacciare con lui sul suo territorio. Neil ci ospita per testare la nuova cartuccia 7 mm PRC di Hornady, annunciata come la cartuccia da 7 mm più efficiente mai prodotta. Siamo guidati da Scott Miller (conosciuto semplicemente come Miller), una guida esperta in grado di "chiamare" i wapiti nella loro strana lingua e misericordiosamente abbastanza coriaceo da sopportare le nostre battute infantili durante questa avventura di una settimana. Sapevo che avere Neil e George al seguito avrebbe aggiunto un'altra dimensione di divertimento alla caccia: anche se da lati diversi dell'oceano, condividiamo il senso dell'umorismo e siamo già presenti in molti dei racconti intorno al falò l'uno dell'altro.

Si inizia di prima mattina

Tornando alla mia Scozia, posso dire di conoscere bene il cervo rosso, che condivide alcune caratteristiche con le sue controparti americane, anche se su scala molto più piccola. Un wapiti adulto pesa circa quattro volte un cervo adulto, con un peso compreso tra 320 e 390 chilogrammi, ma la loro colorazione e la struttura dei palchi presentano molte somiglianze. Per gran parte dell'anno, i vecchi maschi diventano fantasmi nella foresta, si muovono lentamente e vengono visti raramente, ma durante il bramito la loro cautela svanisce ed emergono, con solo una cosa in mente.

La nostra prima mattina inizia prima dell'alba. Con più ospiti a caccia, abbiamo individuato la zona più lontana dal campo, nel profondo delle colline e della foresta. Siamo saliti su un pick-up, anch'esso quattro volte più grande di qualsiasi cosa puoi vedere in Scozia, ed è iniziata la conversazione sulla selezione degli animali. Saremo selettivi. Anzi, ultraselettivi. Abbiamo un'intera settimana e non c'è fretta di portare a termine questo lavoro immane. George ha generosamente insistito perché andassi a caccia per primo, dato che è il mio primo wapiti, ma mi è stato chiarito abbondantemente che non avrei sparato quella mattina. Miller non vuole che mi arrenda alla mia avidità e prelevi un maschio qualsiasi. Abbiamo tempo, possiamo essere tranquilli e ho bisogno di osservare una quantità di maschi finché non avrò capito cosa stiamo cercando. Allora potremo optare per qualcosa di speciale.

Lasciamo il pick-up mentre il sole si alza per rivelare alcuni dei terreni più incredibili che abbia mai visto. I wapiti emettono i loro richiami, rumorosi, e Neil mi ricorda la scena di Jurassic Park quando il gruppo incontra per la prima volta un branco di brachiosauri. Mi piace l'analogia, ma non ne comprendo l'estensione; lo Utah è semplicemente pieno di wapiti, bellezza e adrenalina: la mia e la loro. Che posto in cui essere vivi.

Buona la prima

Due ore dopo l'inizio della giornata, quando i miei nervi e le mie emozioni si sono calmati un po', possiamo procedere con l'attività di osservazione dei maschi ed elaborare un piano. È molto difficile identificare la dimensione di un maschio solo dalla voce, nonostante ciò che ti dice la saggezza, ma sentiamo e vediamo un'enorme quantità di attività, con alcuni imponenti colpi di palchi in un gruppo di pioppi che sembrano essere il reattore all'uranio dei bramiti di questa valle. Miller mi spiegato che è probabile che l'aggressore sia qualcosa di molto grande. Deve essere un alce maturo.

Avvicinandoci al bordo, iniziamo a scrutare attraverso i rami del pioppo tremulo, cercando di intravedere quanto sia grande questo maschio. È solo giovane e forte, o quello che volevamo vedere per la mia prima lezione sull'osservazione dei wapiti? Alla fine, lo vediamo. È magnifico. La fortuna, pura e semplice, è dalla nostra parte. Solo stando in piedi, la sua autorevolezza è sufficiente per spostare delicatamente 50 animali o più. Seguono quattro ore di inseguimento finché non ne otteniamo una visione completa.

Dopo un'approfondita consultazione con Neil e George, Miller ha deciso che potrebbe essere necessario revocare il divieto di un primo maschio mattutino. Questo non è un riproduttore normale e non assomiglia a nulla che gli outfitter abbiano visto da alcune settimane; potrebbe essere il miglior maschio di tutta la settimana. Non ho bisogno di molta persuasione, sapendo che avrò il resto della settimana per accompagnare George. E questo è tutto; non stiamo più semplicemente osservando. Stiamo cacciando.

Che la caccia abbia inizio

La mia attenzione è cambiata ed è ora di andare. Abbiamo visto la mandria con il maschio addentrarsi in una macchia di alberi sempreverdi. Sono circa le 9:30 del mattino quando tutto questo accadde, dopo parecchie ore. Riusciamo a trovare una posizione solida per farmi sdraiare e sistemarci su una sponda con una gola tra noi e il bosco e una radura a sinistra. Miller mi dice che spesso vanno a dormire sotto agli alberi a quest'ora del giorno, ma c'è ancora molta attività, il che è insolito. I maschi continuarono a bramire. Sentiamo enormi quantità di attività cinetiche di alci, un campo di battaglia di palchi che gemono, risuonano e si schiantano. I più giovani si avvicinano per tentare la fortuna con l'harem di femmine e li vediamo cacciati via, con la coda tra le gambe. Il grande maschio fa capolino per un paio di secondi dal bosco in una radura, quella in cui spero di potergli sparare, per rafforzare il suo dominio, vittorioso, poi scompare di nuovo alla vista. Essere tra queste creature preistoriche mentre sono in amore è difficile da descrivere, ti senti come se fossi un impostore nel loro spazio, come se non dovessi essere lì.

La radura è grande circa un ettaro, profonda circa 100 metri, e ho modo di conoscerla bene attraverso il telescopio e il binocolo. Speriamo che alla fine l'animale si faccia vedere e cammini attraverso lo spazio aperto ubriaco di testosterone, ma le possibilità che questo accada sono imprevedibili. Dopo due ore, decidiamo che cambiando posizione potremmo ottenere un risultato migliore. Chissà, potrebbe esserci una finestra nel fitto bosco per un tiro da un'altra angolazione. Letteralmente mentre mi alzo da due ore di crampi da prono, una femmina ci avvista e inizia a pestare lo zoccolo anteriore destro. Bene o male, sapevamo che stava per succedere qualcosa con così tante bestie nel bosco. Se ne va uno, se ne vanno tutti. La femmina inizia a muoversi prima dolcemente, raccogliendo altre femmine nella sua scia, poi al trotto, infine iniziano tutti a galoppare nel fitto fino alla radura che ora conosco come il palmo della mia mano. Torno di corsa nella depressione nell'erba che avevo creato in precedenza e mi lascio cadere.

Ho misurato le diverse sezioni: dal bordo anteriore a quello posteriore; da bordo a bordo; 200 iarde davanti; 350 sul retro. Avevo previsto che avrei avuto un'opportunità di un nanosecondo se si fosse mostrato, dato che sarebbe stato all'inseguimento delle femmine, ignaro che le avevamo spaventate. Poi, come previsto, si è fatto vedere. In quel micro secondo il caos regna supremo mentre diverse femmine lo superano correndo nella radura. Il maschio si presenta di muso, mai a cartolina, e mi preparo nella speranza di un'opportunità, un'esitazione, magari mentre si volta indietro per vedere se qualche altra femmina lo sta seguendo.

Attraversa quasi tutta la radura in una sola corsa prima di girarsi per meno della metà del respiro che posso fare per stabilizzarmi e vedere valutare i riferimenti del reticolo. Miller produce un richiamo che lo incita a fermarsi e bramire per richiamare la femmina errante nel suo hareem. Si volta, bramendo un'ultima volta e si ferma, ruotando la metà anteriore del corpo verso di me. Questo mi fornisce giusto il tempo per un tiro. È all'estremità opposta della radura e il mio cannocchiale è azzerato su quella distanza. Sparo, fermo e sicuro. È stato veloce ma è stato bello. A 300 metri, è un tiro impegnativo ma realizzabile, soprattutto con il 7 mm più efficiente mai sviluppato che lancia 175 grani di proiettile a oltre 900 metri al secondo.

Neil, George e Miller hanno visto il colpo impattare. Ho ricaricato, pronto per un altro colpo, ma l'animale si è messo al riparo mentre le femmine continuano a riversarsi nella radura. Da qualche parte tra gli alberi è a terra.

Quando Hornady ha iniziato la sua incursione nel mercato delle cartucce Precision Rifle (PRC), voleva lavorare sull'efficienza e realizzare prodotti migliori di qualsiasi cosa fosse venuta prima. Mi piace cacciare i cervi più piccoli, capre e pecore più piccole, nonché selvaggina di taglia medio-grande a lunghe distanze in montagna, e questo significa che ho dovuto utilizzare due calibri: 6,5 PRC e .300 PRC.

Comunque sia, mi piacerebbe avere un solo calibro che copra tutti gli scenari di caccia e le specie di selvaggina, fino a quella pericolosa. Il 7 mm PRC è la soluzione perfetta con un'ottima selezione di proiettili fino a 180 grani. È super efficiente e vola teso a oltre 900 m/s. Ha un bellissimo proiettile dal profilo aerodinamico che posa su una dose di polvere che viene completamente combusta prima che il proiettile lasci la volata. Avendo visto la sua efficacia su un animale così grande a lunga distanza, posso testimoniare che si tratta di un 7 mm davvero molto efficiente. Ho deciso di mandare in pensione il mio fidato .300 Winchester Magnum per la caccia in montagna d'ora in poi, con la sua irritante struttura belted e l'azione magnum, e adotterò il 7 mm PRC per tutto senza il rischio di "esagerare".

Solo l'inizio

Una volta che tutta l'attività si è calmata, scendiamo lungo la gola per cercare il selvatico abbattuto. È a 100 metri da dove è stato colpito, immobile. Avvicinarsi a questo animale morto è emozionante: è la creatura più magnifica che abbia mai catturato e, nonostante fosse il primo mattutino, è valsa la pena di limitare la mia caccia. Pesa circa 750 libbre e ha un trofeo interessante. Un classico wapiti ha sei punte su ciascun lato; questo vecchio ragazzo ne ha cinque su uno e sei sull'altro con punte e massa diverse da quelle tipiche. Aveva carattere, un grande maschio con una grande esperienza nei paesaggi più spettacolari.

È un cliché dirlo, come mi ha ricordato Neil, ma il tiro è solo l'inizio della caccia. Innanzitutto, esiste l'obbligo legale di rimuovere tutta la carne commestibile dalla carcassa, ovunque sia. È necessario macellare e, con un peso di 30 kg o 65 libbre per quarto posteriore, c'è molto lavoro da portare a termine per raggiungere il veicolo che non siamo riusciti ad avvicinare. Abbiamo tolto la carne del collo e tutti e quattro i quarti e abbiamo iniziato il tragitto attraverso la foresta fino a tornare su una pista. Il premio, tuttavia, vale lo sforzo, e per fortuna ho avuto compagni volenterosi a sostenere l'impresa.

I successivi cinque giorni sono trascorsi all'inseguimento di un maschio per George, immersi nel bramito, nel paesaggio e in buona compagnia. La fisicità dell'esperienza è stata quella che mi aspettavo. I wapiti vivono su terreni ondulati e montuosi e devi andare dove sono loro. È stato quasi punitivo ma piacevole. Un giorno abbiamo percorso 16.000 piedi (4.900 m) di dislivello dall'inizio alla fine della giornata, in sole sei miglia. Raggiungere questo obiettivo in un giorno è estenuante ma altamente gratificante in un ambiente così magico.

Il mio è stato il primo maschio mattutino, quello di George l'ultimo. Dopo aver osservato letteralmente centinaia di potenziali tiri su vaste aree della natura selvaggia dello Utah, George ha prelevato un altro mostro con un tiro di 480 iarde. Un tiro a lunga distanza che mostra sia le sue capacità di tiro sia le potenzialità del 7 mm PRC.

Questa caccia nello Utah nord-orientale non riguarda solo l'abbattimento; è stata un'esplorazione delle meraviglie della natura, una celebrazione del cameratismo e una prova di fisicità. I ricordi creati durante questi giorni, le risate condivise e le lezioni apprese rendono questo viaggio una delle mie cacce più care. La caccia non è semplicemente una questione di passione, gestione della fauna selvatica o raccolta della carne; è un arazzo di esperienze, emozioni e connessioni che arricchiscono le nostre vite in modi che le parole difficilmente possono catturare. La qualità eterea della caccia durante il bramito non ha eguali. I richiami dei wapiti che risuonano nell'aria creano un'atmosfera che ti trasporta in un regno diverso.

Al di là dello sparo, il viaggio è stato stimolante ed è qualcosa che farò di nuovo. Ma forse "di nuovo" non è la parola giusta. Quel paesaggio cambia continuamente e anche le popolazioni degli animali selvatici che vivono lì cambiano continuamente. Non si caccia mai veramente due volte nello stesso posto.

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