di Matteo Brogi
tM35: la visione termica secondo Swarovski
E così è arrivato anche il momento di Swarovski. Dopo averlo presentato con una serie di video evocativi, l'azienda austriaca ha finalmente reso disponibile il suo clip-on termico su tutto il mercato europeo. L'ho provato in anteprima al Campex di Montese (Mo)
Atteso da tempo dagli appassionati del marchio di Absam, il primo termico Swarovski è un clip-on pensato espressamente per i cannocchiali della Casa. La sua configurazione ne permette l'impiego sia per l'osservazione sia per il prelievo da parte di chi abbia l'abilitazione al controllo o sia autorizzato da specifiche deroghe regionali alla pratica della caccia di selezione notturna. Le vicende normative che riguardano questi strumenti sono in continua evoluzione per far fronte alle necessità imposte dalla peste suina ed è pertanto opportuno monitorare il succedersi degli eventi perché le sorprese – come ho anticipato in questo articolo – non mancheranno.
Da puntamento e da osservazione
Ma torniamo al termico di Swarovski, che deve il suo nome (tM35) alla presenza di un obiettivo da 35 mm caratterizzato da un'apertura f:1,1 che caratterizza uno schema ottico molto luminoso, in grado di interagire al meglio con il sensore per restituire immagini di qualità. Il rapporto di ingrandimento è 1x quando lo si utilizza come aggiuntivo davanti all'ottica "diurna" mentre si può impostare sul rapporto 4x nell'osservazione. In questo modo l'immagine riempie perfettamente il campo offerto dall'oculare. Nell'impiego in modalità da osservazione è possibile applicare un oculare in gomma che rende più comoda la visione. La pupilla d'uscita è pari a 21 mm.
Il passaggio da strumento da osservazione ad aggiuntivo clip-on si attua rimuovendo la conchiglia dell'oculare e una ghiera che ricopre un attacco filettato (M44x0,75). A questo si avvita uno degli anelli tMA offerti da Swarowski per campane da 24-36-42-44-50-52 e 56 mm, quindi in grado di garantire l'accoppiamento con quasi tutti i cannocchiali del produttore (Z8i, Z6i, Z5i e Z3).
Gli anelli sono realizzati in alluminio e costano 223 euro ciascuno (prezzo 2022); una volta che l'anello adeguato sia stato avvitato a fondo al clip-on, l'allineamento tra ottica e termico è regolabile allentando cinque viti con testa a brugola. La procedure è semplice e garantisce la ripetibilità dell'operazione.
Acceso lo strumento, per prima cosa è necessario impostare il corretto rapporto di ingrandimento: si provvede mediante la pressione prolungata del primo dei tre tasti disposti sulla parte superiore. Successivamente il cacciatore potrà sfruttare le potenzialità termiche dell'aggiuntivo traguardando attraverso l'oculare del cannocchiale. Potrà anche utilizzare l'illuminazione del punto rosso centrale, mentre nessun effetto avrà la modifica della parallasse. Manca la ghiera di messa a fuoco, è presente un sistema automatico di focheggiatura.
Nessuna taratura
Particolare degno di nota, anche il tM35 non necessita di alcuna taratura andando "semplicemente" a rischiarare il campo visivo inquadrato dal cannocchiale. È l'ottica da puntamento, quindi, che va tarata secondo la consueta procedura.
Due colpi di prova sono sempre raccomandabili, se non altro per prendere confidenza con lo strumento, anche se teoricamente superflui. Nel mio test ho comunque provveduto a verificare la corrispondenza dei punti d'impatto e ho registrato una coincidenza perfetta.
Tre, ho scritto, sono i pulsanti posti sulla parte superiore dello chassis che – per inciso – è perfettamente gommato. Se il primo pulsante permette di passare dall'impostazione di osservazione a quella di clip-on (pressione prolungata) e di variare la modalità di osservazione da white hot a black hot (pressione breve), gli altri due hanno il compito di aumentare o diminuire la luminosità del campo inquadrato; è comunque disponibile un sistema automatico che provvede alla regolazione secondo le condizioni ambientali.
Un punto di partenza
L'immagine restituita rende ben visibili le differenze di temperatura, facilitando pertanto l'individuazioni delle sorgenti di radiazione termica, l'identificazione del selvatico e la sua corretta acquisizione. Il contrasto del sensore non è dei più esasperati a vantaggio di una visione naturale. L'immagine viene elaborata da un sensore di misura intermedia (320x256 pixel) con un pixel di ridotte dimensioni e un'elevata frequenza di refresh, caratteristica che concorre a esaltare la qualità delle immagini in movimento.
Il sistema è alimentato da una batteria agli ioni di litio, sostituibile. Fornisce un'autonomia di sette ore, esaltata dal sistema intelligente Swarolight in cui un sensore di inclinazione attiva la modalità stand-by non appena il tM35 non si trovi in posizione operativa.
La batteria viene ricaricata da una basetta che ne può ospitare due: chi necessiti di un'autonomia estesa potrà acquistarne una di ricambio al prezzo di 70 euro (2022). La ricarica completa richiede cinque ore, quella parziale al 90% tre sole ore.
Il tM35 costituisce per Swarovski un punto di arrivo e di partenza al tempo stesso. Oggi l'azienda austriaca ha colmato la distanza in termini di offerta commerciale che la separava dalla concorrenza ed è prevedibile che sfrutterà lo strumento come base per articolare in maniera più completa il catalogo.
Completamente realizzato in Austria, ha una struttura solida, funzionale all'impiego operativo. Tre pulsanti ne rendono l'impiego intuitivo e denotano una propensione alla funzione clip-on; la comodità di poterlo utilizzare anche come strumento da osservazione, in condizioni di massima comodità, è comunque un bonus.
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