di Matteo Brogi
Steiner Ranger 8: il top di gamma
Con un'ottica in grado di spaziare tra i due e gli otto ingrandimenti si può soddisfare la maggior parte delle condizioni tipiche della caccia di selezione. Specie se si dispone di reticolo illuminato e di un adeguato correttore di parallasse. Il cannocchiale 2-16x50 della gamma Ranger 8 di Steiner offre tutto questo a un prezzo "accessibile"
Steiner, azienda tedesca dal 2008 in orbita Beretta Holding, è attiva dal 1947 nel settore delle ottiche. In questi anni di attività si è conquistata un'ottima reputazione in ogni settore; si pensi per esempio al suo binocolo Commander Global con bussola integrata - ora digitale, un tempo analogica - che rappresenta lo standard di riferimento per l'ottica marina. La sua gamma include una completa offerta di strumenti sportivi di derivazione militare. In campo venatorio la tradizione Steiner è sensibilmente più recente ma ciò non toglie che le realizzazioni del marchio di Bayreuth siano tra le migliori del settore intermedio, acquistabili a un prezzo ancora ragionevole.
Ranger, un nome per tre linee di prodotto
Limitatamente agli strumenti da puntamento, l'offerta è articolata nelle tre linee di prodotto Ranger (Ranger 4, Ranger 6, Ranger 8) contraddistinte da una crescente zoom ratio che, con l'ultima serie presentata, arriva a un fattore di moltiplicazione pari a 8x.
Ranger è un progetto che si fa apprezzare per la robustezza e il rapporto tra qualità, prestazioni e prezzo, vantaggioso per l'acquirente. In occasione della sua presentazione, nel 2015, fu lanciata la versione con fattore zoom 4x cui seguì la 6x. Ranger 8 (contraddistinta dal fattore 8x) è stata invece introdotta nel 2022 ed è articolata in quattro modelli che vanno a coprire tutte le esigenze del tiro venatorio, dalla battuta (1-8x24) alla caccia alpina (4-32x56). Due versioni intermedie (2-16x50 e 3-24x56) coprono le esigenze standard del cacciatore di selezione e possono essere incluse in quella categoria degli all-rounder, secondo la definizione americana, in grado di soddisfare la maggior parte degli utenti. In tutti i casi, è privilegiata la massima luminosità degli strumenti, con un livello di trasmissione delle lenti dichiarato del 92% e campane di ampio diametro.
Steiner Ranger 8: robustezza teutonica
Il corpo dell'ottica è monolitico, realizzato per asportazione di materiale da un massello di alluminio e successivamente anodizzato; è sigillato e riempito d'azoto per ridurre in maniera radicale il rischio di appannamento delle lenti interne in caso di shock termico. Il comparto ottico è di prima qualità con lenti ED a bassa dispersione e alto contrasto che derivano dall'esperienza maturata dal produttore tedesco nel settore militare, ai cui standard operativi si attiene. A tutto vantaggio delle esigenze operative più rudi. La visione è cristallina dal centro ai bordi del campo inquadrato, sostanzialmente esente da aberrazioni.
La serie è disponibile nelle versioni con e senza torretta balistica. Anche se nel servizio fotografico è rappresentata la versione più semplice, in Italia è distribuita solo quella con torretta associata a un reticolo tipo 4-AI, dove I sta per illuminato. L'illuminazione è attivabile mediante il reostato posto sulla terza torretta che porta 11 posizioni (5 più brillanti, diurne, e 6 per l'impiego crepuscolare); l'alimentazione si disattiva manualmente nelle posizioni intermedie della ghiera o portando la stessa in posizione Off. È comunque presente il sistema di auto spegnimento Auto-Off che rileva l'inclinazione dell'arma per portare il sistema in stand-by. Il circuito è alimentato da una batteria CR2032.
Piccole-grandi raffinatezze
Le regolazioni in alzo e deriva sono affidate all'azione di due torrette d'impostazione tradizionale in grado di variare il punto d'impatto a passi di un terzo di Moa (1 centimetro a 100 metri) in un intervallo di circa 50 Moa sui due assi (160 centimetri a 100 metri). Sulla torretta dell'alzo si possono applicare quattro anelli numerati che consentono di tenere memoria della correzione da applicare ad altrettante distanze rispetto a quella d'azzeramento.
La procedura di montaggio è intuitiva, illustrata in maniera chiarissima dai video tutorial pubblicati sul sito del produttore. Un anello in plastica trasparente protegge gli anelli da eventuali urti o agenti esterni. Il sistema Zero mode permette il ritorno intuitivo alla distanza di azzeramento. Anche in questo caso, la regolazione della funzione è semplice e ben illustrata su istruzioni e sito.
Ranger 8 - che ho provato in allestimento 2-16x50 in occasione del test in Finlandia della Sako 100 Explorer Carbon - è un'ottica di ottima qualità che integra in maniera intelligente l'offerta del produttore e pone il suo catalogo al livello dei migliori.
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