La canna lunga migliora la concentrazione dei pallini alle distanze al limite della portata e facilita l'acquisizione del selvatico
La canna lunga migliora la concentrazione dei pallini alle distanze al limite della portata e facilita l'acquisizione del selvatico - © Archivio Diana & Wilde
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di Diana & Wilde

Selvaggina stanziale e migratoria: canna lunga, corta o intermedia?

La lunghezza dei tubi delle canne oggi è meno determinante che in passato. Resta comunque un passaggio importante per acquistare l'arma più adatta alle proprie necessità

di Giuliano Del Capecchi

La scelta della lunghezza della canna o delle canne, in caso di fucili basculanti a due colpi, rappresenta da sempre un fattore di grande incertezza e molto spesso - soprattutto per chi usa una sola arma per diverse forme di caccia - si opta per acquistare armi con canna di misura media da variare poi al bisogno con l'impiego di prolunghe in/out che ne modificano la strozzatura anche allungandola di diversi centimetri.

Una divisione... scolastica

Per la quasi totalità dei cacciatori italiani vale la convinzione che i fucili con le canne corte (da 60 a 65 cm) sono adatti per tiri di stoccata, per il cinghiale, per la caccia con il cane da ferma, in special modo in bosco alla beccaccia, e per tutte le forme di arte venatoria che richiedono per avere successo facilità di brandeggio, velocità e immediatezza nel trovare, mirare e sparare al selvatico. In questo caso, meglio se poco o per nulla strozzate.
Gli "universali", invece, sono quelli che hanno tubi di lunghezza compresa tra i 65 e i 71 cm, magari dotati di strozzatori intercambiabili che permettono, montandoli a seconda del bisogno, di ottimizzarne l'uso nelle diverse situazioni.
Quelle con canne più lunghe, a parte i piccoli calibri di cui parleremo a parte, nell'ordine dei 75-81 cm, sono invece armi dedicate a forme di caccia specifiche che richiedono spesso tiri al limite e anche un po' oltre. In questo caso, è utile scegliere fucili con strozzature intercambiabili e con camera di scoppio da 76 mm, quindi adatti all'utilizzo anche di munizioni magnum caricate con polveri progressive che possono avvantaggiarsi della lunghezza della canna per offrire prestazioni balistiche ottimali.

In passato, con le cartucce che spesso erano caricate con borraggio o al massimo con borra in feltro o sughero, la lunghezza di canna maggiore offriva per i tiri lunghi vantaggi sostanziali, mentre oggi - con l'avvento di munizioni specifiche di tutti i tipi - la cosa è molto più trascurabile
In passato, con le cartucce che spesso erano caricate con borraggio o al massimo con borra in feltro o sughero, la lunghezza di canna maggiore offriva per i tiri lunghi vantaggi sostanziali, mentre oggi - con l'avvento di munizioni specifiche di tutti i tipi - la cosa è molto più trascurabile - © Matteo Brogi

Una verità credo inconfutabile è che in passato, con le cartucce che spesso erano caricate con borraggio o al massimo con borra in feltro o sughero, la lunghezza di canna maggiore offriva per i tiri lunghi vantaggi sostanziali, mentre oggi - con l'avvento di munizioni specifiche di tutti i tipi e soprattutto del contenitore che contiene i pallini - la cosa è molto più trascurabile. La canna lunga aiuta, secondo me, nella migliore acquisizione del selvatico al momento in cui si mira e questo l'ho potuto provare in maniera pratica da quando impiego un sovrapposto calibro 28 con canne da 76 cm dotate di strozzatori intercambiabili. A onor del vero, occorre comunque anche dire che nell'acquisizione del bersaglio ci sono delle differenze tra semiauto e fucili basculanti in quanto il primo, portando il gruppo otturatore, ha già una linea di mira più lunga. Questo, in soldoni, significa che con un fucile semiauto con canna da 65 cm si ha la stessa linea di mira, all'incirca, di quella di un sovrapposto o di una doppietta con tubi di circa 10 cm più lunghi.

Il diametro di foratura: una delle caratteristiche più importanti

Una delle caratteristiche importanti a cui oggi i cacciatori fanno molta attenzione è la foratura delle canne, cioè il diametro della sezione interna che va dalla fine della camera di scoppio all'inizio del cono di strozzatura. Per il calibro 12 la CIP prevede un valore minimo di 18,2 mm con possibilità di arrivare a 18,9 mm, valore tipico dei fucili per il tiro a volo. Indicativamente la foratura ideale per la caccia, quella in grado di fornire alla cartuccia impiegata il miglior compromesso tra velocità e distribuzione della rosata, è quella media che si attesta, in un calibro 12, sui 18,4/18,5 mm. Al decrescere di questi valori aumenta la velocità del piombo e, di conseguenza, anche il potere lesivo perdendo però, inevitabilmente, omogeneità nella rosata. Naturalmente, avviene la cosa inversa salendo di foratura: con canne forate da 18,7 a 18,9 mm, oggi in voga anche in diversi moderni fucili da caccia, si ottiene una migliore distribuzione dei pallini nella rosata e aumenta la portata incorrendo, però, nel fastidioso fenomeno della perdita della coda dello sciame di rosata e in una penetrazione ridotta, quest'ultimo fattore sempre determinante nella pratica dell'attività venatoria.

Le proposte dei produttori italiani

Una delle innovazioni più interessanti in questo settore l'ha introdotta Fabarm con lo sviluppo delle canne con tecnologia Tribore e, in seguito, Tribore HP. Questa tecnologia costruttiva si basa sull'applicazione del principio di Venturi secondo cui la riduzione del diametro di un tubo con gas o acqua in movimento al suo interno ne fa automaticamente aumentare la velocità di scorrimento. Proviamo a pensare ad esempio alla canna che utilizziamo per irrigare il nostro giardino: se premiamo l'estremità del tubo tra il pollice e l'indice riducendone il diametro la pressione dell'acqua aumenta e il liquido esce con più velocità.
È proprio con questa logica che l'azienda di Travagliato ha creato le canne Tribore, caratterizzate da un', per ridurre l'attrito e il rinculo (diametro 18,7 mm), seguita da una lunga area conica (205 mm) che riduce il diametro dell'anima da 18,7 a 18,4 mm e aumenta la velocità dei pallini. È molto interessante segnalare che queste canne vengono, su richiesta dell'azienda, sottoposte dal Banco Nazionale di Prova alla verifica a 1.630 bar, risultando così perfettamente idonee a sparare tutte le cartucce anche con bossolo da 76 mm. Dal 2005, grazie all'evoluzione del progetto e all'impiego dei rivoluzionari strozzatori iperbolici HP, con i fucili Fabarm si possono sparare munizioni con pallini in acciaio HP anche utilizzando strozzatori a una o due stelle.

Al termine di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo è stato individuato dai tecnici Benelli il miglior profilo interno per sfruttare al meglio l'insieme canna-strozzatore
Al termine di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo è stato individuato dai tecnici Benelli il miglior profilo interno per sfruttare al meglio l'insieme canna-strozzatore - © Benelli Armi

Anche altre aziende del settore negli anni hanno introdotto novità molto interessanti e performanti: Benelli con le canne Crio, il cui trattamento criogenico permette alla canna di vibrare e dilatarsi in maniera uniforme al momento dello sparo e di essere meno soggetta al surriscaldamento anche sparando più colpi in successione, con le rosate che risultano regolari e uniformi anche al progredire dei colpi sparati; oppure Beretta, con le Optima Bore HP, caratterizzate dalla presenza di un doppio cono di raccordo (per una lunghezza di 80 mm) che assicura minor rinculo e impennamento e rosate sempre dense. L'ultimissima novità arriva ancora da Urbino con Benelli Advanced Impact, un vero e proprio sistema brevettato costituito da due elementi inscindibili che lavorano insieme: canna e strozzatore. Al termine di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo è stato individuato dai tecnici dell'azienda marchigiana il miglior profilo interno per sfruttare al meglio l'insieme canna-strozzatore, in modo da raggiungere performance di livello assoluto.

Nelle canne Benelli AI, la camera di cartuccia è seguita da un cono particolarmente lungo che si raccorda dolcemente alla parte cilindrica della canna, il cui diametro è stato rivisto e maggiorato
Nelle canne Benelli AI, la camera di cartuccia è seguita da un cono particolarmente lungo che si raccorda dolcemente alla parte cilindrica della canna, il cui diametro è stato rivisto e maggiorato - © Benelli Armi

Il Benelli Advanced Impact è un sistema brevettato costituito da due elementi inscindibili che lavorano insieme: canna e strozzatore
Il Benelli Advanced Impact è un sistema brevettato costituito da due elementi inscindibili che lavorano insieme: canna e strozzatore - © Benelli Armi

Riflessioni da cacciatori

Come sempre, a parte alcuni indispensabili cenni di balistica, proviamo a fare alcune piccole riflessioni da cacciatori sul campo a proposito della lunghezza delle canne dei nostri fucili.
La prima è che oggi, a differenza di ieri, il mercato propone una scelta di munizioni specifiche di tutti i calibri dedicate un po' a tutte le forme di caccia. Pensate alle dispersanti per lo spollo o la caccia alla beccaccia in bosco, alle "tutta caccia" con borra biorientabile, a quelle caricate con borra in feltro o sughero perfette per la stanziale come fagiani, starne e pernici, a quelle con il contenitore per allungare un po' la distanza di tiro o alle cariche pesanti sia corazzate che magnum e semi magnum e ora anche alle no toxic sia in acciaio che in altri materiali, obbligatorie nelle zone umide.

Le armi moderne dispongono quasi tutte di strozzature intercambiabili. La vasta offerta di munizioni con caratteristiche diverse per molti appassionati ha ridotto notevolmente l'utilità della strozzatura, con il cacciatore che molto spesso tende a impiegare uno strozzatore medio come il ***
Le armi moderne dispongono quasi tutte di strozzature intercambiabili. La vasta offerta di munizioni con caratteristiche diverse per molti appassionati ha ridotto notevolmente l'utilità della strozzatura, con il cacciatore che molto spesso tende a impiegare uno strozzatore medio come il *** - © Matteo Brogi

Tutto questo "scegliere" aiuta molto i cacciatori che oggi, con un fucile magari camerato 76 mm con canne da 65-70 cm e strozzatori intercambiabili, variando il tipo di munizione e lo/gli strozzatori montati, è perfettamente in grado di affrontare ogni situazione venatoria del nostro Paese. Personalmente ritengo però anche molto utile avere qualche arma dedicata a forme di caccia che vengono praticate dal cacciatore con grande assiduità. Acquistare un'arma con caratteristiche precise per una forma di caccia è molto utile, ad esempio, se si va quasi esclusivamente a beccacce oppure se ci dedichiamo agli anatidi. Nel primo caso, servirà un fucile leggero, facile al brandeggio e quindi adatto al tiro di stoccata, con canna o canne corte per facilitarne l'impiego in ambienti complessi e boscosi che rappresentano il tipico teatro dove andremo alla ricerca della regina del bosco. Viceversa, cacciando anatidi da appostamento, servirà un'arma bancata per l'utilizzo di munizioni no toxic HP e canna decisamente più lunga della norma con le misure di 76 e 81 cm a farla da padrone.

Con un fucile camerato 76 mm, canne da 65-70 cm e strozzatori intercambiabili, variando il tipo di munizione e lo/gli strozzatori montati, si è perfettamente in grado di affrontare ogni situazione venatoria
Con un fucile camerato 76 mm, canne da 65-70 cm e strozzatori intercambiabili, variando il tipo di munizione e lo/gli strozzatori montati, si è perfettamente in grado di affrontare ogni situazione venatoria - © Matteo Brogi

Chi decide di scendere di calibro e passare magari a un 28 o a un .410 è meglio che scelga canne non troppo corte (71 cm è la misura migliore ma si può arrivare anche a 76) in modo da far lavorare al meglio le cariche pesanti che si impiegano spesso per poter utilizzarli a tutta caccia e per sfruttare il fatto che, con le canne lunghe, si ha una migliore acquisizione del bersaglio al momento che si mira.

Articolo concesso da Diana & Wilde / Edizioni Lucibello, febbraio 2024

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