di Matteo Brogi
Sabatti Rover Carbon: l'esaltazione della leggerezza - IL TEST
Due chili e mezzo sono decisamente un bel traguardo per una carabina che fa della leggerezza il proprio carattere distintivo. Nella Rover Carbon di Sabatti c'è tanta tecnologia che ne esalta un impiego specialistico. A partire dalla calciatura in carbonio
A un anno dalla presentazione della nuova serie Rover - discendente da uno dei maggiori successi di Sabatti - il produttore valtrumplino ha presentato tre nuovi allestimenti che si vanno ad aggiungere ai dieci già a catalogo: il Varmint da tiro e le versioni da caccia All Around e Carbon. Tre carabine che integrano una gamma estremamente diversificata per destinazione e che, oggi, condensa tutta la tecnologia sviluppata da un'azienda moderna e dinamica.
Sabatti ha un catalogo variegato che - per quanto riguarda la canna rigata - include kipplauf, express a canne sovrapposte e giustapposte, le bolt action Saphire e Rover oltre a un assortimento di fucili a canna liscia, doppiette e sovrapposti. Non manca neppure un combinato, il modello Forest. In un'offerta industriale tanto articolata si è aggiunto il Custom Shop con lo scopo di assemblare e finire in maniera particolarmente accurata alcuni modelli. La carabina Rover Carbon è uno di questi.
Dalla Rover... alla Rover
L'azione Rover rappresenta storicamente la via di accesso di Sabatti al segmento delle carabine bolt action; le sue numerose declinazioni hanno affiancato in 40 anni almeno due generazioni di cacciatori. È stata completamente rivista nel corso del 2022 per adeguare un disegno già efficace ai progressi della tecnica, della metrallurgia e delle finiture superficiali che, anche in campo armiero, negli scorsi decenni non sono mancati.
La nuova Rover si avvale quindi di un'azione completamente rinnovata realizzata in lega leggera (Ergal 55, per la precisione) in omaggio alle tendenze del momento. Realizzata dal pieno con macchine a controllo numerico di ultima generazione, porta una slitta Picatinny integrale che esalta la rigidità del sistema e l'accuratezza del montaggio dell'ottica. Un apposito anello d'acciaio funge da interfaccia tra l'azione e la canna che, grazie a questa configurazione, può essere sostituita a tutto vantaggio della modularità del sistema. L'azione, in definitiva, è semplicemente un fodero che comprende gli elementi funzionali del sistema; presenta una finitura ottenuta tramite pallinatura con sfere di vetro e successiva anodizzazione dura.
Anche l'otturatore è stato rivisto rispetto al progetto cui l'arma è tributaria. Si tratta di un elemento - in acciaio - lavorato con moderni centri Cnc dal pieno. Presenta delle profonde scanalature che hanno la duplice funzione di alleggerimento e di facilitarne lo scorrimento all'interno dell'azione; inevitabilmente ne caratterizzano l'estetica, molto attuale. Tre sono i tenoni che vanno a chiudere nella barrel extension, necessità imposta dall'architettura dell'arma; permettono la rotazione in 60 gradi in maniera che la leva non interferisca con l'oculare delle ottiche più ingombranti.
L'unghia estrattrice, ricavata in uno dei tenoni, fornisce un'estrazione laterale molto accentuata, anche in questo caso per non interferire con l'ottica. Il pomello è sostituibile.
Sabatti Rover Carbon: sistema di scatto e sicura
Nell'azione è contenuto il sistema di scatto che, nella Carbon, è del tipo con stecher alla francese. I valori dichiarati sono di 1.400 grammi per lo scatto diretto e 300 grammi per quello alleggerito; sono risultati coerenti con quanto rilevato nel corso del test strumentale. Lo scatto alleggerito nel corso del test ha perso una cinquantina di grammi nella media delle misurazioni a dimostrazione che, con l'uso, la pressione di sgancio tenderà a diminuire. Due grani permettono la personalizzazione della pressione di sgancio, comunque ottimale.
Lo stecher richiede un minimo di attenzione: deve infatti essere disarmato a mano qualora dopo la sua attivazione si decida di non esplodere il colpo. Sarà necessario, in questo caso, aprire l'otturatore, assicurarsi che la camera di cartuccia sia vuota e successivamente riportare il grilletto in posizione. La procedura cui attenersi è chiaramente indicata nel manuale che accompagna l'arma e deve essere eseguita scrupolosamente: con lo stecher attivato (la regolazione può arrivare a 250 grammi) è infatti sufficiente portare in batteria l'otturatore con decisione per determinare lo sgancio del percussore. La sicura è a due posizioni e, se inserita, blocca anche l'apertura dell'otturatore.
L'assortimento di calibri prevede l'inevitabile .308 Winchester cui si aggiungono i vari 6,5 Creedmoor, .270 Winchester, 7 mm Remington Magnum e .300 Winchester Magnum. Un ventaglio di opzioni in grado di soddisfare la maggior parte delle situazioni venatorie.
Rigatura multiradiale MRR, c'è più di un motivo
La canna spunta 560 mm di lunghezza e presenta il profilo multiradiale Mrr dove due raggi di rigatura diversi si alternano in modo da deformare la geometria del proiettile senza intagliarlo, evitando così stress all'ogiva e riducendo l'usura della canna.
Tendenzialmente la rigatura Mrr garantisce velocità superiori della tradizionale, con benefici effetti in termini di traiettoria ed energia terminale da trasferire sul selvatico. In volata è presente il freno di bocca Jet brake, anch'esso di produzione Sabatti. La sua particolare configurazione e l'angolo di 30° delle sue luci - dal design che si ispira a quello delle armi tattiche - contrastano in maniera efficace la componente del rinculo generata dall'espansione dei gas, giovando alla stabilità del sistema. È realizzato in alluminio per contenerne la massa e incidere in maniera quanto più marginale possibile sul regime vibratorio della canna. La scelta di questo materiale impone una finitura per anodizzazione dura a spessore, uno dei trattamenti galvanici più resistenti.
La Rover Carbon che ho provato in questa occasione si avvantaggia della presenza di una calciatura in fibra di carbonio che la distingue dal resto della produzione non solo nel nome. La sua caratteristica è quella di essere monoscocca e di essere stata studiata secondo principi radicalmente nuovi che ne hanno addirittura permesso la brevettazione.
Rover Carbon: l'innovazione nella calciatura
Tradizionalmente i calci in fibra di carbonio vengono realizzati con fogli accoppiati in autoclave ad alta pressione. Questa procedura consente la realizzazione di calciature composte da due gusci o da un unico guscio però sprovvisto della parte centrale. Ogni complicazione fa salire i costi riducendo la produttività degli impianti. In entrambi i casi l'accoppiamento tra la calciatura e la meccanica dell'arma avviene mediante pillar bedding o bedding integrale in alluminio.
Il terzo sistema, ed è il caso del calcio brevettato da Sabatti, presenta un'incassatura integrata realizzata mediante uno stampo molto complesso e 8 sacchetti ad alta pressione. Se questo, da una parte, richiede tempo e manualità, dall'altra libera il produttore da qualsiasi intervento successivo necessario a ospitare l'azione, a tutto vantaggio della leggerezza e della precisione del sistema.
Si tratta di un componente molto complesso da realizzare: richiede infatti circa 10 ore di lavorazione che limitano inevitabilmente la produzione anche se - sfruttando al meglio il processo industriale e il rapporto con il fornitore terzo che padroneggia la tecnologia - Sabatti è in grado di contenerne il costo. Può essere applicato in linea teorica a qualsiasi azione in commercio e, non a caso, è già disponibile in versione per azione Remington corta.
Sabatti Rover Carbon: tempo di test e di conferme
Il test in poligono di una Sabatti Rover Carbon in .270 Winchester ha permesso di mettere alla prova un sistema-arma affatto convenzionale e dotato di una serie di caratteristiche che ne fanno una delle carabine bolt action più innovative sul mercato. Nonostante una massa contenuta nei due chili e mezzo (senza ottica), la Rover Carbon è uno strumento che si gestisce bene al rinculo: giova certo a questo fine la presenza di un freno di bocca efficace. Ottimo lo scatto così come la presenza della rigatura multiradiale, che ho provato in più occasioni ricavandone sempre una confortante certezza di precisione.
Piacevole lo scatto - che non ho variato rispetto ai parametri di fabbrica - così come la presenza dello stecher; un dispositivo che, comunque, richiede una certa abitudine perché possa essere padroneggiato in sicurezza. Questo non vale solo per questa Rover ma per tutte le numerose carabine che permettono pressioni di sgancio di pochi etti.
Insomma, anche la Carbon conferma la raffinatezza di un progetto che, arricchito da numerosi brevetti, rappresenta la punta di diamante della produzione Sabatti e uno standard di riferimento per il mercato di questi anni.
Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.