Il lupo fa discutere quando entra in conflitto con le attività umane. Nella fotografia, tre esemplari di canis lupus ripresi nel Parco nazionale d'Abruzzo
Il lupo fa discutere quando entra in conflitto con le attività umane. Nella fotografia, tre esemplari di canis lupus ripresi nel Parco nazionale d'Abruzzo - © Luigi Filice / WikiCommons
Pubblicato il in Conservazione
di Matteo Brogi

Lupo: è possibile mettere d'accordo tutti? - RECENSIONE

Per evitare la polarizzazione del dibattito sui predatori sono necessarie due premesse: conoscenza della specie e rispetto delle opinioni di chi ha posizioni ideali differenti dalle nostre. Altrimenti il confronto non produce niente

Il volume Der Wolf im Visier - Der Wolf in den Alpen mi offre un'occasione in più di rimpianto per non aver dedicato sufficiente tempo allo studio della lingua tedesca. In un'epoca in cui il tema lupo è affrontato quotidianamente e polarizza la discussione, il volume edito in tedesco da Athesia ha il grande merito di porre 93 domande sul predatore a esperti di biologia, gestione della fauna selvatica, veterinari e giuristi provenienti da Italia, Austria, Germania, Svizzera e Norvegia così da cercare di dare risposte argomentate e supportate da un solido impianto scientifico a chi, appunto, quelle domande se le pone.

Il volume di Athesia presenta 93 saggi dedicati a vari aspetti della presenza del lupo sulle Alpi: da quelli biologici a quelli gestionali, senza dimenticare la cultura
Il volume di Athesia presenta 93 saggi dedicati a vari aspetti della presenza del lupo sulle Alpi: da quelli biologici a quelli gestionali, senza dimenticare la cultura - © Athesia Buch GmbH

Il tema lupo, come ben sappiamo, è divisivo. Spesso, a onor del vero, per manifesta ignoranza delle parti che lo trattano. O per una visione limitata dai rispettivi punti di vista, che siano quelli del cittadino - che della natura ha una visione quanto mai distaccata dalla realtà - o dell'allevatore (ma la lista potrebbe essere ben più lunga) che del nobile predatore vede gli effetti negativi sulla propria attività economica.

Il ritorno del lupo - e dei predatori in genere - è un successo per le politiche di conservazione messe in atto negli ultimi decenni. La sua presenza è massiccia lungo tutto la dorsale appenninica ed è consistente anche nella regione alpina, cui sono dedicati i saggi. Heinrich Aukenthaler, curatore dell'opera, segnala giustamente in prefazione che questo successo è stato conseguito grazie alla protezione legale della specie e al conseguente cambiamento culturale degli atteggiamenti dell'uomo nei suoi confronti.

Ritorno all'antico?

Oggi, però, le cose stanno cambiando. In Italia come nel resto d'Europa. La consistenza della specie è cresciuta al punto da sottrarla al pericolo di estinzione (questo è un punto contestato dalle associazioni protezionistiche) e la sua relativa abbondanza ripropone quei meccanismi che ne portarono alla drastica riduzione. Allevatori, contadini, proprietari di animali domestici e d'affezione, cacciatori, tartufai ed escursionisti ormai da tempo si devono confrontare con i rischi che la presenza del lupo comporta.

Il 29 dicembre 2022 ho assistito a un evento - organizzato dalla Polizia locale della Città metropolitana di Bologna - dal titolo Il ritorno del lupo nel territorio bolognese: conoscerne il comportamento per allontanare le criticità. Si è trattato di un incontro con la cittadinanza voluto dall'Amministrazione di San Benedetto Val di Sambro in quanto la specifica area appenninica risulta una di quelle dove i conflitti con la specie risultano particolarmente consistenti. Per farla breve, la sala della biblioteca comunale prescelta per l'evento si è dimostrata insufficiente per ospitare i tanti intervenuti e neppure l'ampia sala fornita dalla Parrocchia è riuscita a contenere tutti gli interessati. La discussione si è subito accesa, dimostrando - se mai ce ne fosse bisogno - che nelle zone rurali la presenza del lupo è percepita come un problema.

La presenza del lupo: un libro, 93 saggi

L'interesse per il lupo è grande, a tutti i livelli, e l'opera pubblicata da Athesia ha il pregio di dare delle risposte che fotografano la situazione attuale. Accanto alle risposte scientifiche ci sono quelle emotive e culturali, trattate tra l'altro nel capitolo Il lupo buono e quello cattivo (Der gute/Böse Wolf) e, in particolare, dal saggio di don Markus Moling Perché i lupi suscitano sentimenti ambivalenti (Warum wecken Wölfe ambivalente Gefühle)?

Moling - sacerdote, teologo, qui l'intervista pubblicata su Hunting Log - invita a riflettere sul fatto che il cosiddetto problema del lupo non è un problema del lupo, ma deve essere risolto nella mente delle persone. I lupi suscitano sentimenti ambivalenti perché il loro ritorno è visto da diversi punti di vista, con interessi in conflitto tra loro. Le convinzioni ideologiche alla base del dibattito - scrive Moling - riguardano la comprensione della natura. Nella discussione sul lupo, è essenziale distinguere tra due posizioni che sembrano essere incompatibili. La prima presuppone che il lupo sia l'epitome della natura selvaggia. Egli è, per così dire, un simbolo e l'espressione di una sorta di rinascita dell'ambiente in un mondo determinato dall'uomo. Questa prospettiva si accompagna alla richiesta di un elevato status di protezione.

L'altra posizione vede il lupo come un nemico. Il suo ritorno incontrollato e il suo alto status di protezione sono interpretati come l'espressione visibile di quelle tendenze e visioni che vogliono limitare e respingere la fruizione della natura da parte dell'uomo. Seguendo l'idea del lupo delle fiabe dei fratelli Grimm, il lupo in natura è percepito come malvagio quando uccide gli animali al pascolo.

Proviamo a fare una sintesi

Una conseguenza di questa preoccupazione è che ai lupi viene attribuito il predicato morale "cattivo". Tuttavia, questo è sbagliato, poiché i lupi sono animali altamente sociali ma non creature in grado di agire moralmente. Solo gli esseri umani sono capaci di moralità, solo loro possono mettere in discussione le proprie azioni e considerare se ciò che percepiscono come buono sia effettivamente buono. I lupi non sbranano gli animali al pascolo per malizia interiore, ma agiscono secondo la loro specie.

Il volume è pubblicato nella sola lingua tedesca
Il volume è pubblicato nella sola lingua tedesca - © Athesia Buch GmbH

Le differenze ideologiche possono essere superate solo con la comprensione del punto di vista dell'altro e un dialogo obiettivo. È questo il fine cui dobbiamo tendere e l'opera di Athesia - per chi conosce la lingua tedesca - è certamente un prezioso contributo per formarsi un'opinione.

Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.


Altri articoli dalla sezione Conservazione

La caccia non è incostituzionale! Ne parliamo con Fondazione UNA
Pubblicato il in Conservazione
di Matteo Brogi
La caccia non è incostituzionale! Ne parliamo con Fondazione UNA

I principi emersi dal convegno organizzato da Fondazione UNA a luglio 2024 sono alla base dei più recenti pronunciamenti sulla caccia >>

Si possono standardizzare i sistemi di censimento?
Pubblicato il in Conservazione
di Diana & Wilde
Si possono standardizzare i sistemi di censimento?

Monitoraggi attendibili delle specie selvatiche sono resi urgenti da emergenze come la PSA. Ma non solo: è quindi indispensabile un coordinamento europeo >>

Il cinghiale italiano, tra ricolonizzazione e ibridazione
Pubblicato il in Conservazione
di Diana & Wilde
Il cinghiale italiano, tra ricolonizzazione e ibridazione

L'inquinamento genetico del cinghiale italiano è ormai documentato, ma la sua ibridazione con altri ceppi e il maiale risulterebbe ancora abbastanza contenuta >>

A Roma un lupo attacca un bimbo. Tutto va bene, madama la marchesa
Pubblicato il in Conservazione
di Andrea Reversi
A Roma un lupo attacca un bimbo. Tutto va bene, madama la marchesa

Lo scorso 10 settembre un lupo ha attaccato un bimbo di quattro anni, la notizia però è passata incredibilmente sotto traccia >>