Un Big Game in calibro .416 Rigby... la quintessenza della moderna storia del marchio
Un Big Game in calibro .416 Rigby... la quintessenza della moderna storia del marchio - © Tweed Media
Pubblicato il in Armi e accessori
di Redazione

La storia di Rigby, l’aristocrazia delle armi inglesi

Tutto ebbe inizio nel 1775, a Dublino. Da allora la storia di Rigby è un susseguirsi di successi, rinverditi dal 2013 dalla nuova proprietà

di Diggory Hadoke

Project 2025* è un tema che sta alimentando un acceso dibattito negli Stati Uniti, ma pure il più antico produttore di armi della Gran Bretagna sta pianificando il suo Project 2025, che dovrebbe essere molto meno controverso in quanto segna il 250° anniversario dell'azienda.

A inizio Ottocento, Rigby era famosa anche per la produzione di pistole da duello
A inizio Ottocento, Rigby era famosa anche per la produzione di pistole da duello - © Tweed Media

Il giovane John Rigby (1758-1818) aprì la sua attività di fabbricazione di armi a Dublino nel 1775, sviluppando rapidamente una clientela di ricchi sportivi che vivevano in città e nei dintorni. Nonostante alcuni momenti difficili, tra cui uno nel 1798, quando a seguito della rivolta irlandese la sua intera produzione fu sequestrata dalle autorità che lo sospettavano di simpatie repubblicane, Rigby prosperò e divenne una figura rispettata nei circoli degli affari di Dublino. Era un innovatore e un produttore di armi pregiate, così come i suoi figli, William e John, che rilevarono l'attività quando il fondatore morì nel 1818, intestandosela anche nel nome che divenne W. & J. Rigby. Furono anni di grande fermento nei quali andava diffondendosi la cartuccia metallica e i Rigby erano rinomati, tra l’altro, per la produzione di pistole da duello.

Il terzo John e le prospettive internazionali

Tuttavia, fu il nipote del fondatore, il terzo John Rigby (1829-1916), che successe al padre William nel 1858, a supervisionare la crescita più importante dell'azienda e a darle respiro internazionale. Il suo mandato coincise con il periodo di invenzioni che definì la seconda metà del XIX secolo. Durante questi anni, Rigby non solo svolse un ruolo chiave nello sviluppo delle armi da fuoco, in particolare dei fucili, sia sportivi che militari, ma fu lui stesso un campione di tiro al piattello e gareggiò per l'Irlanda in competizioni internazionali, vincendo tra l’altro il prestigioso Elcho Shield, la più antica gara di tiro a lunga distanza al mondo. Grazie alla sua competenza, nel 1887 il governo britannico nominò John Rigby sovrintendente della Royal Small Arms Factory di Enfield Lock. Lì, lui e il suo staff risolsero i problemi di progettazione e produzione di un nuovo fucile e della sua cartuccia, il Lee Enfield calibro .303 British, che in varie forme continuò a essere il principale fucile da combattimento del Regno Unito fino al 1957.

Diggory Hadoke, autore dell'articolo, è archivista della John Rigby and Co.
Diggory Hadoke, autore dell'articolo, è archivista della John Rigby and Co. - © Tweed Media

La decisione più importante del terzo John Rigby fu quella di trasferire nel 1865 l'attività a Londra, dove ottenne una nuova e più ampia clientela, mantenendo i suoi legami con le principali famiglie irlandesi. Nel 1892 chiuse il negozio di Dublino e successivamente sviluppò i primi calibri (a partire dal .450 NE nel 1898). L’azienda continuò a prosperare fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale nelle mani di Theodore Rigby, figlio di John che morì nel 1951. Da quell’anno, Rigby passa di mano e verrà gestita da investitori esterni alla famiglia.

La prima coppia di fucili Rising Bite shotguns realizzati da Rigby dopo oltre 100 anni
La prima coppia di fucili Rising Bite shotguns realizzati da Rigby dopo oltre 100 anni - © Tweed Media

Gli effetti nefasti della guerra

Come molti produttori di armi, la guerra ebbe un effetto catastrofico sull'attività dell’azienda, così come gli anni di austerità del dopoguerra e la disgregazione dell'Impero britannico. L’azienda continuò a lavorare come produttore di armi a Londra sotto diversi proprietari fino al 1997, quando fu venduta a Neil Gibson e trasferita in California, dove la produzione continuò ma a un livello di qualità molto inferiore. La reputazione ne risentì e una serie di iniziative fallite portarono alla sua chiusura e all'acquisizione nel 2010 da parte di un gruppo di investitori con sede a Dallas (Jeff Meyer e John Reed) che acquisirono le attività di John Rigby & Co. e risolsero varie controversie sui marchi mettendo al sicuro gli archivi storici.

Paul Robert, a destra, fu al comando dell’azienda dal 1982 al 1997. Qui è ritratto in compagnia di Marc Newton, attuale managing director di Rigby
Paul Robert, a destra, fu al comando dell’azienda dal 1982 al 1997. Qui è ritratto in compagnia di Marc Newton, attuale managing director di Rigby - © Tweed Media

A loro volta, vendettero Rigby al gruppo Lüke and Ortmeier (L&O, già proprietario di J.P. Sauer & Sohn, SIG Sauer, Blaser e Mauser), che riportò Rigby a Londra nel 2013. In quel periodo, Marc Newton fu nominato amministratore delegato. Prima di assumere questo ruolo, Marc aveva fatto l'apprendista per sei anni sotto Paul Roberts presso J. Roberts & Son, il proprietario di Rigby prima che l'azienda si trasferisse negli Stati Uniti. Con Marc al timone, che portava passione ed entusiasmo, l'azienda ha iniziato a prosperare di nuovo. Oggi è la più grande produttrice di fucili sportivi in ​​Gran Bretagna.

Una storia di successi che si ripete

Da quando è tornata a Londra, Rigby ha reintrodotto la famosa collaborazione Rigby-Mauser, iniziata all'inizio del XX secolo, che ha creato il modello iconico per il classico fucile da caccia britannico; un'estetica che è arrivata fino a oggi. Il più famoso dei progetti di Rigby, l’express Rising Bite, è stato anch'esso reintrodotto e si è dimostrato estremamente popolare tra collezionisti e sportivi. Un modello da caccia, con la classica incisione floreale, viene venduto al dettaglio per circa 140.000 sterline e gli esempi da esposizione per molto di più.

Tra le varie proposte Rigby è presente un fucile falling block a blocco cadente
Tra le varie proposte Rigby è presente un fucile falling block a blocco cadente - © Tweed Media

Sulla scia del successo di questi modelli, Rigby ha reintrodotto i fucili a canna singola con blocco cadente e un express boxlock per la grande selvaggina africana, lo Shikari, che è destinato ai cacciatori professionisti e ai cacciatori che hanno bisogno di un express tradizionale, robusto e affidabile per meno di £ 40.000.

E sono duecentocinquanta…

L’attuale sede londinese di Pensbury Place è diventata troppo piccola per la produzione attuale, così Rigby ha acquistato e sta ristrutturando una splendida ex scuola di danza del 1850 con doppia facciata nelle vicinanze, che diventerà la nuova sede nel 2025, in occasione dei 250 anni di attività dell’azienda; per celebrare l’anniversario, Rigby sta pianificando una serie di emozionanti eventi per maggio 2025 (di cui abbiamo già dato notizia) sulle navi da guerra britanniche HMS Victory e HMS Warrior.

Nel 2025 la John Rigby and Co. celebrerà il suo duecentocinquantesimo anniversario con una serie di emozionanti iniziative
Nel 2025 la John Rigby and Co. celebrerà il suo duecentocinquantesimo anniversario con una serie di emozionanti iniziative - © John Rigby & Co.

Rigby per l'occasione sta creando una serie di fucili commemorativi con temi nautici per celebrare l'anniversario; in particolare usciranno versioni speciali dei modelli Big Game e Highland Stalker e sarà pubblicata un'edizione rigorosamente limitata di un volume che racconta la storia del ritorno dell'azienda a Londra e della redditività nell'ultimo decennio. Scritto da Diggory Hadoke e Marc Newton, è un omaggio illustrato e letterario alle persone e ai prodotti che hanno contribuito a questa incredibile storia di redenzione e rinascita.

* Project 2025 (noto anche come Progetto di transizione presidenziale 2025) è un'iniziativa politica pubblicata nell'aprile 2023 dal think tank americano The Heritage Foundation che mira a promuovere politiche conservatrici per rimodellare il governo federale degli Stati Uniti e consolidare il potere esecutivo (ndt).

Marc Newton in occasione della produzione del bolt action Highland Stalker, nel 2017
Marc Newton in occasione della produzione del bolt action Highland Stalker, nel 2017 - © Tweed Media

Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.

Altri articoli dalla sezione Armi e accessori

Savage 110 Klym: a tutto carbonio
Pubblicato il in Armi e accessori
di Matteo Brogi
Savage 110 Klym: a tutto carbonio

La carabina Savage 110 Klym fa ampio uso della fibra di carbonio per spuntare un peso di poco superiore ai 2.700 grammi. Un best seller per la caccia alpina >>

4 Stable Sticks Ultimate Camo: obiettivo stabilità
Pubblicato il in Armi e accessori
di Matteo Brogi
4 Stable Sticks Ultimate Camo: obiettivo stabilità

4 Stable Sticks produce bastoni da caccia tecnologici. Due punti d’appoggio ad arma e terreno ne esaltano la stabilità. Il test del modello Ultimate Camo >>

Remington Core-Lokt Tipped: due promesse mantenute
Pubblicato il in Armi e accessori
di Matteo Brogi
Remington Core-Lokt Tipped: due promesse mantenute

Remington ha presentato una nuova versione della sua palla Core-Lokt, che ora si avvantaggia della presenza di un tip polimerico. Si chiama Core-Lokt Tipped >>

Conquest HDX, sette nuovi binocoli per Zeiss
Pubblicato il in Armi e accessori
di Matteo Brogi
Conquest HDX, sette nuovi binocoli per Zeiss

I nuovi binocoli Zeiss Conquest HDX si collocano nella fascia intermedia del mercato e garantiscono una visione ad alta definizione >>