di Matteo Brogi
Kite Optics BT 1: punto rosso tubolare per il cinghiale
Con il modello BT 1, Kite Optics integra l'offerta di sistemi di puntamento a punto rosso con uno strumento d'impostazione tubolare, robusta e affidabile. Un'opzione più che interessante per chi pratica la caccia al cinghiale
I gruppi che mirano a conquistare o conservare una leadership di mercato tendono ad allargare le proprie competenze a segmenti merceologici un tempo ritenuti non strategici. È il caso del colosso multinazionale Browning - Winchester, ben strutturato nei settori del munizionamento, dell'abbigliamento, degli accessori, delle casseforti, dei coltelli e - ultimo ma non meno importante - dell'ottica. Questo è stato possibile mediante un accordo commerciale con Kite Optics.
Situata a Jabbeke, non lontano dalla più nota cittadina di Bruges, anch'essa in Belgio, Kite Optics è stata fondata nel 1992 da Georges De Putter, erede di una famiglia di ottici, e oggi è guidata dai suoi figli Sebastien e Nicolas. Specializzata nella produzione di ottiche destinate all'osservazione naturalistica, grazie al legame con il gruppo di Liegi ha allargato il catalogo al settore della caccia, che presidia con i cannocchiali da puntamenti delle serie K4, K6 e B6 e con due dispositivi a punto rosso, i modelli K1 (head up) e BT 1 (tubolare). Quest'ultimo è stato lanciato alle fiere 2023 di settore. Non manca, naturalmente, un ampio assortimento di binocoli (anche stabilizzati), monoculari e lunghi che fanno da cerniera tra i mondi dell'outdoor generico e quello specialistico dell'impiego venatorio.
Kite Optics presidia la fascia intermedia
La gamma Kite Optics commercializzata da Browning si pone a un livello intermedio dell'offerta e comprende strumenti dall'interessante rapporto qualità/prezzo. L'azienda concentra in Europa la Ricerca & Sviluppo, le finiture dei suoi prodotti, le attività di controllo della qualità e l'assistenza mentre affida la produzione a una sussidiaria localizzata in Giappone.
Il punto rosso BT 1 oggetto di questa prova ha struttura tubolare ed è realizzato in lega di alluminio aeronautico anodizzata. Integra l'attacco Weaver/Picatinny che ne consente l'applicazione alle carabine fornite di slitta integrata. Dove questa manchi, è sufficiente l'applicazione di una base generica. Per l'applicazione alla semiautomatica Winchester SXR2 utilizzata nel test mi sono affidato a una Picatinny fornitami da Contessa. Chi lo preferisce, può rimuovere l'attacco in dotazione e sostituirlo con altri (per esempio uno a sgancio rapido) con standard Aimpoint Micro.
La scocca dello strumento risulta molto robusta ed è sigillata così da ospitare gas inerte che inibisce l'appannamento in condizioni di shock termico; la sua particolare configurazione - cui contribuisce la slitta integrata - consente un ancoraggio molto basso: tra l'asse ottico e il punto di contatto con la rotaia corrono 21,5 millimetri.
Kite Optics BT 1: un punto rosso da 3 Moa
Il comparto ottico del BT 1 si affida a lenti multitrattate (antiriflesso e antigraffio) MHR Advanced + che restituiscono una resa cromatica naturale, buoni livelli di trasmissione luminosa e un'adeguata resistenza alle sollecitazioni meccaniche. La confezione di vendita include delle cover flip-up facilmente installabili per una superiore protezione delle lenti. La parallasse, fissa, è regolata sui 50 metri come si conviene a uno strumento dedicato alla caccia istintiva.
Il punto di mira è identificato da un punto rosso piuttosto ben definito da 3 Moa, il giusto compromesso tra facilità di acquisizione del selvatico e copertura del campo inquadrato (meno di 5 centimetri a 50 metri, quanto basta per un tiro sufficientemente preciso). La luminosità del punto è regolabile mediante due pulsanti superiori - ben dimensionati - su 10 livelli; un sensore di movimento pone il sistema in stand-by dopo due minuti di inutilizzo garantendo un rapido "risveglio" della circuitazione elettronica. Dopo quattro ore, il sistema di disattiva automaticamente così da garantire quell'autonomia di 40.000 ore di funzionamento ininterrotto dichiarata mediante l'impiego di una singola batteria a bottone CR2032 (facilmente reperibile, peraltro).
La registrazione del punto d'impatto procede a passi di mezzo Moa in un intervallo di 100 Moa; per effettuare le regolazioni è necessario l'impiego dello strumento multifunzione a corredo o di un cacciavite. I registri sono facilmente accessibili rimuovendo altrettanti coperchietti filettati realizzati in alluminio.
Il punto rosso Kite Optics BT 1 affianca il modello aperto K1 andando a fornire agli appassionati degli strumenti a tubo un'opzione robusta, efficiente e ben più economica di altre attualmente presenti sul mercato.
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