Il sistema a tubo contraddistingue punti rossi robusti e, al tempo stesso, compatti. In questo caso il Kahles Helia RD-C è montato su una carabina semiautomatica ma non sfigurerebbe su altre tipologie di armi
Il sistema a tubo contraddistingue punti rossi robusti e, al tempo stesso, compatti. In questo caso il Kahles Helia RD-C è montato su una carabina semiautomatica ma non sfigurerebbe su altre tipologie di armi - © Matteo Brogi
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di Matteo Brogi

Kahles Helia RD-C, l'alternativa a tubo

Compatto ma robusto, il modello Helia RD-C di Kahles è un punto rosso reflex a tubo, come indicato dalla lettera C nella sigla che lo contraddistingue (l'acronimo completo sta appunto per Red dot - closed)

Lo Helia RD-C si inserisce in un segmento di mercato particolarmente sofisticato dove sono presenti prodotti di alta qualità che fanno dell'affidabilità e della resistenza all'impiego nei contesti più rudi un tratto distintivo. La struttura del telaio lo colloca a metà strada tra le ottiche da battuta - con le quali condivide il solido chassis tubolare - e quelle aperte (head-up secondo la terminologia americana) che sono particolarmente compatte ma denotano qualche limite di fragilità là dove il contesto operativo è particolarmente severo.

Lo chassis è realizzato in alluminio, le lenti hanno subito trattamenti antiriflesso e antigraffio adeguati al blasone del marchio
Lo chassis è realizzato in alluminio, le lenti hanno subito trattamenti antiriflesso e antigraffio adeguati al blasone del marchio - © Matteo Brogi

Quanto alle caratteristiche ottiche, l'RD-C è un punto rosso puro sprovvisto di qualsiasi ingrandimento, pertanto adatto alla caccia in battuta/braccata e all'impiego a brevi e brevissime distanze. Come, per intendersi, quelle tipiche di un canaio o, estendendone l'impiego oltre a quello scontato della caccia al cinghiale, di un recuperatore.

Meccanica di precisione

Il telaio è realizzato in lega di alluminio e presenta, nella sua parte inferiore, un attacco di tipo Picatinny che ne consente l'applicazione alla maggior parte delle piattaforme in commercio; l'attacco può comunque essere rimosso per l'applicazione di altri sistemi di aggancio.

Collegato al telaio da quattro viti con testa Torx, l'attacco offre le potenzialità del sistema Picatinny, il più diffuso tra le carabine destinate alla caccia al cinghiale
Collegato al telaio da quattro viti con testa Torx, l'attacco offre le potenzialità del sistema Picatinny, il più diffuso tra le carabine destinate alla caccia al cinghiale - © Matteo Brogi

Sul corpo esterno sono presenti i comandi di accensione e regolazione dell'intensità del punto, il comparto per l'alloggiamento della batteria di alimentazione del circuito elettronico e i due registri di regolazione del punto d'impatto.
Questi ultimi sono protetti da tappi a vite, anch'essi in alluminio, che riportano sulla parte esterna lo strumento per la regolazione delle due “torrette” micrometriche. La regolazione avviene a passi di 7 millimetri a 50 metri, la distanza ottimale di azzeramento per un'arma destinata alla caccia dinamica al cinghiale; il campo di regolazione si espande - alla medesima distanza - su 130 centimetri (186 click) sia in alzo sia in deriva.

L'azzeramento dell'ottica è reso possibile da registri micrometrici che operano a passi di mezzo moa. Il tappo che chiude ciascuna torretta funge da strumento per la regolazione
L'azzeramento dell'ottica è reso possibile da registri micrometrici che operano a passi di mezzo moa. Il tappo che chiude ciascuna torretta funge da strumento per la regolazione - © Matteo Brogi

Raffinati dettagli

Il comparto ottico si avvale di lenti trattate antiriflesso di qualità elevata del diametro di 20 mm. Un'apertura più che sufficiente ad agevolare l'acquisizione del selvatico in corsa. Per la loro protezione, la dotazione di base del Helia RD-C prevede due tappi flip-up trasparenti.
Il punto rosso, di 2 moa, offre la possibilità della regolazione dell'intensità mediante i due pulsanti gommati posti sulla parte superiore dello strumento; 4 i livelli standard cui se ne aggiunge un quinto extra-luminoso per situazioni estreme di controluce (MaxLight). L'accensione del punto richiede la semplice pressione di uno dei due tasti mentre, per lo spegnimento, è necessario insistere per due secondi.

Nella confezione del Helia RD-C sono inclusi i tappi trasparenti flip-up, valida soluzione per la protezione delle lenti e l'operatività dello strumento
Nella confezione del Helia RD-C sono inclusi i tappi trasparenti flip-up, valida soluzione per la protezione delle lenti e l'operatività dello strumento - © Matteo Brogi

La pressione contemporanea di entrambi i pulsanti permette di passare dall'impostazione AutomaticLight alla SafeLight. Il primo è un sistema di spegnimento intelligente che porta il dispositivo in stand-by dopo tre minuti di immobilità. Un sensore riattiva istantaneamente l'alimentazione al primo movimento, all'ultima impostazione definita. Dopo quattro ore di inutilizzo, il dispositivo si spegne automaticamente. Con SafeLight, invece, il cacciatore può inibire la modalità di risparmio energetico in maniera che il circuito sia sempre attivo: una volta impostata l'intensità luminosa preferita, la pressione contemporanea dei due tasti-funzione memorizza l'impostazione ed evita che il sistema si disattivi per inutilizzo o per una pressione accidentale dei comandi. Può sembrare una funzione pleonastica ma rappresenta una soluzione intelligente e utile in situazioni delicate, quali il recupero e l'abbattimento di un ungulato ferito. Condizione nella quale è fondamentale che il cacciatore possa istantaneamente disporre della piena funzionalità dello strumento.

Una scelta tra tre sistemi

Non intendo entrare nell'annosa diatriba su quale sia il migliore strumento da utilizzare per la caccia in battuta al cinghiale. Però, essendo un utilizzatore del sistema a tubo (che alterno sulla mia carabina grazie a un attacco a sgancio rapido) e avendo apprezzato la raffinatezza costruttiva del Helia RD-C, non ho difficoltà a sbilanciarmi dicendo che questa proposta rappresenta una soluzione valida, all'altezza delle aspettative che suscita il brand. Difetti ottici non ne ho riscontrati e spendo volentieri un bonus in favore della robustezza del disegno e dell'affidabilità della meccanica. Il prezzo è adeguato a uno strumento assai più complesso e sofisticato di un punto rosso aperto.

Ottica da battuta (qui è fotografato il nuovissimo all-rounder Helia 1,6-8x42i, va comunque ricordato che la gamma Kahles include un interessante 1-5x24i), punto rosso a tubo Helia RD-C o punto rosso aperto Helia RD? Il produttore austriaco ha a catalogo l'intera gamma di strumenti idonei a insidiare il cinghiale
Ottica da battuta (qui è fotografato il nuovissimo all-rounder Helia 1,6-8x42i, va comunque ricordato che la gamma Kahles include un interessante 1-5x24i), punto rosso a tubo Helia RD-C o punto rosso aperto Helia RD? Il produttore austriaco ha a catalogo l'intera gamma di strumenti idonei a insidiare il cinghiale - © Matteo Brogi

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