di Matteo Brogi
Heimdall Fokus X 350: evoluzione termica
La termocamera Heimdall Fokus X 350 recentemente presentata da Heimdall svolge le funzioni di ottica da osservazione e clip-on in maniera intuitiva. Sviluppata e prodotta in Germania, offre prestazioni ragguardevoli in una scocca compatta e resistente. L'autonomia estesa, una notevole qualità d'immagine e una sensibilità termica elevata garantiscono soddisfazioni in tutti i contesti operativi
Il settore merceologico dei visori termici è sicuramente il più vivace e continua a popolarsi di nuove proposte. Le esigenze mutano ed evolvono, creando una serie di opportunità inattese. Ed è in questo contesto che si inseriscono progetti in grado di portare innovazione. Stavolta l'iniziativa l'ha presa un fisico tedesco, Matthias Ruckdeschel, che, forte della sua esperienza nei settori dell'ottica e dell'optoelettronica, ha fondato Heimdall.
Basata in Germania, dove si concretizzano produzione, assemblaggio e controllo di qualità, Heimdall è un'azienda giovane che al momento porta a catalogo tre termocamere in allestimento clip-on. Nel nome si ispira a una divinità della mitologia nordica; Heimdall, figlio di Odino (dio supremo dell'antica religione nordica), è dotato di sensi acuti che gli permettono di vedere a lunga distanza, sia di giorno sia di notte. Per questo è considerato il guardiano del cielo e, sempre per questo, è stato scelto da Herr Ruckdeschel per definire un'azienda che fa dell'osservazione notturna il suo core business.
Heimdall Fokus X 350: razionalità è la parola d'ordine
La gamma Heimdall include i modelli Fokus 35, Fokus 50 e Fokus X 350. I primi due sono accomunati da un sensore ASi 384x288, display Oled, frequenza di refresh 50 Hz e obiettivi, rispettivamente, da 35 e 50 millimetri. Il Fokus X 350 ha invece obiettivo da 35 mm (f:1,1), sensore VOx 320x240 e display Amoled 1.024x768 pixel; la frequenza è di 60 Hz. Questo è l'allestimento provato. In tutte e tre i casi si tratta di un dispositivo clip-on idoneo anche all'impiego come monocolo da osservazione.
La costruzione prevede una scocca in alluminio 7075 (ergal) opportunamente gommata per esaltare l'ergonomia e la protezione dello strumento in ogni condizione di utilizzo. Il grado di protezione è catalogato come IP67. A livello di lenti, l'obiettivo prevede cristalli al germanio con rivestimento dlc; la messa a fuoco è regolabile mediante un'apposita ghiera. L'oculare presenta invece un rivestimento AR a banda larga e non presenta la correzione diottrica.
Al cuore del sistema c'è un microbolometro VOx da 320x240 pixel con un pitch (dimensione del pixel) da 12 µm in grado di catturare differenze di emissione termica contenute nei 50 mK. La configurazione del sistema non prevede l'otturatore, quell'elemento che tende a congelare l'immagine nel corso delle calibrazioni costantemente necessarie in altri sistemi; l'assenza di questo componente presenta dei vantaggi indiscutibili anche in termini di silenziosità d'uso. Non manca la possibilità di registrare fotografie e video, caratteristica che esalta le funzionalità di osservazione della termocamera e può fornire indicazioni utili per valutare l'efficacia del tiro.
Commutazione automatica
Nella Heimdall Fokus X 350, la commutazione tra le modalità di osservazione e di ausilio all'ottica di puntamento diurna è automatica e avviene installando l'anello adattatore all'attacco a baionetta presente attorno all'oculare. Il produttore fornisce due anelli in grado di accomodare ottiche con obiettivo da 30 mm (150 euro, prezzo 2022) e 62 mm (173 euro, include l'anello di riduzione a 56 mm). L'applicazione è rapida e intuitiva. In modalità clip-on l'ingrandimento è limitato a 1x mentre, come visore, si raggiunge il fattore 4x con lo zoom digitale.
Il minimo ingrandimento in modalità visore può apparire eccessivo per una rapida scansione del campo inquadrato (troppo limitato) ma si tratta di farci l'abitudine: d'altronde, l'autonomia di otto ore garantita dai due accumulatori agli ioni di litio è veramente estesa e permette di mantenere lo strumento sempre operativo, senza tema di rimanere a corto di energia quando serve. Il dispositivo funziona anche con una sola batteria inserita nell'alloggiamento e può essere alimentato collegando un power bank alla porta Usb che, peraltro, permette anche l'accesso alla memoria interna.
Tre soli pulsanti
Tre sono i pulsanti operativi: i due più vicini all'oculare sono dedicati allo zoom digitale; l'anteriore consente l'accensione dello strumento e, premuto in combinazione con il tasto centrale, consente di accedere al menu.
Il menu presenta, tra le funzioni più importanti, la possibilità di calibrare tre sistemi arma/ottica differenti; una volta proceduto in questo senso, sarà sufficiente selezionare il binomio prescelto. La voce color mode prevede quattro palette: black and white (corrisponde alla modalità white hot), sepia, thermal (su fondo rosso) e red hot. Nel passaggio tra monocolo da osservazione e clip-on si può invertire la polarità e passare dalla modalità white hot alla black hot. Sono inoltre presenti quattro image preset (tra i quali uno dedicato alla caccia) che ottimizzano le immagini in funzione del contesto operativo. Selezionando Night mode si riscalda l'immagine in maniera da non produrre un eccessivo abbagliamento dell'occhio utilizzato per l'osservazione. Tutti i menu sono disponibili in tedesco, inglese e ceco.
Alla prova dei fatti, la termocamera Heimdall Fokus X 350 ha dimostrato di fornire un'ottima discriminazione del territorio, anche in un contesto operativo molto complesso quale il Parco regionale del Sirente Velino, dove l'ho provata nel corso di una campagna di cattura dei cervi: la sua sensibilità termica e la capacità di restituire forme molto incise sono certamente un valore aggiunto. La modalità Night si è rivelata molto efficace per evitare l'abbagliamento. Eccellente, infine, l'autonomia. Un aspetto primario nella scelta degli aggiuntivi "notturni".
Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.