Interagire con un falco richiede conoscenza, concentrazione, pazienza e rispetto per l'animale
Interagire con un falco richiede conoscenza, concentrazione, pazienza e rispetto per l'animale - © Tommaso Pasquali
Pubblicato il in Caccia responsabile
di Diana & Wilde

Falconeria, biophilia e benessere

Il rapporto profondo con il falco e l'esperienza diretta della natura forniscono al falconiere un'esperienza che presenta molteplici effetti sul benessere della persona

di Tommaso Pasquali

Nella materialista e frenetica società in cui viviamo, troppo spesso le persone dimenticano la bellezza e il fascino dell'ambiente naturale. La caccia è senz'altro un modo per vivere la natura come poche altre attività permettono. Avere i sensi sempre allerta, scrutare con lo sguardo campi, siepi e specchi d'acqua in cerca di animali, conducono la persona a calarsi completamente nella natura che lo circonda, portandola così a diventare parte di essa.

Una connessione innata con la natura

La nobile arte della caccia con il falcone non è solo una forma di caccia ma un'esperienza profondamente intrecciata con il concetto di biophilia, ovvero la connessione innata che gli esseri umani sentono verso il mondo naturale. Tale concetto, presentato dal biologo statunitense Edward O. Wilson nella metà degli anni '80, suggerisce che la selezione naturale avrebbe plasmato negli esseri umani un profondo affetto per le forme di vita e i processi naturali. Questa idea suggerisce che, attraverso l'evoluzione, gli esseri umani hanno sviluppato una connessione innata con la natura, che si manifesta in un apprezzamento per la vita e per gli ambienti naturali. Tale connessione con il mondo naturale, secondo Wilson, avrebbe importanti implicazioni per il comportamento umano, influenzando le nostre attitudini e le nostre azioni nei confronti della conservazione e della tutela dell'ambiente. Molte ricerche su questo tema hanno suggerito che l'esposizione alla natura e agli ambienti naturali può avere effetti benefici sulla salute mentale e sul benessere psicofisico degli individui; alcuni di questi sono la riduzione dello stress, il miglioramento della salute mentale, benefici fisici e un miglioramento del benessere generale.

Il legame tra il falconiere e il suo falco può portare a una maggiore consapevolezza di sé e degli altri esseri viventi
Il legame tra il falconiere e il suo falco può portare a una maggiore consapevolezza di sé e degli altri esseri viventi - © Tommaso Pasquali

Tom Cade scrive della biophilia come un forte bisogno di coltivare interessi che consentano alle persone di avere l'opportunità di vivere una relazione stretta, occhi negli occhi, con gli animali. Praticare l'arte della falconeria soddisfa questo bisogno in modo sorprendente. Al cuore di questa pratica c'è il rapporto confidenziale tra il falconiere e il suo falco, una relazione che va oltre la semplice caccia e diventa un legame profondo basato sulla fiducia e sulla comprensione reciproca. La falconeria offre al falconiere un'opportunità unica di immergersi nella natura e di immedesimarsi nella mente del rapace, rispetto a come esso percepisce la preda e l'ambiente che ha attorno a sé.

Un dialogo silenzioso tra falconiere e falco

Quando il falco vola nel cielo, in cerca di prede scrutando il terreno dall'alto, il falconiere è coinvolto in un dialogo silenzioso tra il falco, il cane (se presente) e la natura stessa. Questo contatto diretto con il mondo naturale induce una sensazione di calma e allo stesso tempo un totale coinvolgimento con l'ambiente selvatico che è difficile trovare nella caotica società di oggi.

La nobile arte della caccia con il falcone non è solo una forma di caccia ma un'esperienza profondamente intrecciata con il concetto di biophilia, ovvero la connessione innata che gli esseri umani sentono verso il mondo naturale
La nobile arte della caccia con il falcone non è solo una forma di caccia ma un'esperienza profondamente intrecciata con il concetto di biophilia, ovvero la connessione innata che gli esseri umani sentono verso il mondo naturale - © Tommaso Pasquali

La falconeria, come se non bastasse, va oltre la semplice immersione nella natura. Studi di origine psicologica hanno dimostrato che trascorrere del tempo insieme agli animali può avere numerosi benefici per il benessere psicologico e fisico. Interagire con un falco richiede conoscenza, concentrazione, pazienza e rispetto per l'animale. Instaurare una relazione, una comunicazione, con un falco e vivere adrenaliniche azioni di caccia porta il falconiere a distaccarsi dalle preoccupazioni quotidiane e a vivere nel momento presente.

Il legame tra il falconiere e il suo falco può, inoltre, portare a una maggiore consapevolezza di sé e degli altri esseri viventi. La responsabilità di addestrare e prendersi cura di un rapace crea senso di scopo e rafforza il senso di connessione con il mondo naturale. Questo può tradursi in una maggiore gratitudine per la bellezza e la complessità della vita animale e nel desiderio di proteggerla e preservarla per le generazioni future.

Il falconiere è coinvolto in un dialogo silenzioso tra il falco, il cane (se presente) e la natura stessa. Questo contatto diretto con il mondo naturale induce una sensazione di calma e allo stesso tempo un totale coinvolgimento con l'ambiente selvatico
Il falconiere è coinvolto in un dialogo silenzioso tra il falco, il cane (se presente) e la natura stessa. Questo contatto diretto con il mondo naturale induce una sensazione di calma e allo stesso tempo un totale coinvolgimento con l'ambiente selvatico - © Tommaso Pasquali

In conclusione, la falconeria rappresenta un potente esempio di come la biophilia possa influenzare il benessere soggettivo del falconiere. Attraverso il rapporto profondo con il falco e l'esperienza diretta della natura, i praticanti di questa antica arte trovano una fonte di ispirazione, calma e connessione che arricchisce le loro vite in modo profondo e significativo.

Articolo concesso da Diana & Wilde / Edizioni Lucibello, giugno 2024

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