di Matteo Brogi
Esplorando il registro delle canne della John Rigby and Co.
Un'arma storica entra in collezione. Dopo l'emozione iniziale è il tempo della curiosità. Quando è stata prodotta, chi l'ha commissionata, chi ci ha lavorato? Per molti proprietari, la ricerca storica legata a una vecchia carabina spesso inizia con la speranza e finisce con una delusione. Ma non per molti proprietari di armi Rigby
di Diggory Hadoke
Anche nel caso dei produttori di armi del passato, la storia delle aziende spesso inizia e si conclude con la vita del fondatore; altri sono durati due o tre generazioni. Nella maggior parte dei casi, purtroppo, quando queste attività chiudevano, registri contabili, libri mastro, bilanci e minute finivano in discarica.
La ricchezza degli archivi storici
I produttori di armi che hanno cessato di commerciare a volte sono stati rilevati da un rivale, che non sempre ha avuto l'attenzione di custodire l'archivio aziendale. E così si è persa la storia di tanti marchi e delle loro armi.
Ci sono però altri modi per scoprire i dettagli di un'arma, ovviamente. I punzoni aiutano a datarla, così come l'indirizzo sulla bindella, soprattutto se l'azienda si spostava regolarmente, cosa che molti facevano. Tuttavia, non c'è niente di così definitivo come trovare prove originali nei registri del produttore. Per questo è necessario consultare i libri giornalieri originali.
I proprietari di fucili e carabine John Rigby and Co. sono più fortunati della maggior parte dei collezionisti. L'azienda è stata in attività (sostanzialmente ininterrotta) dalla sua fondazione ed esistono ancora nel suo archivio libri e riviste risalenti al 1790. Ognuno contiene dati importanti e affascinanti sull'azienda, le sue armi e i suoi clienti.
The barrel book
Notevole tra i tomi polverosi accatastati sugli scaffali della sede londinese di John Rigby & Co, un libro si distingue come un'intrigante reliquia di un processo di produzione che doveva essere comune a molti, se non alla maggior parte, dei produttori di armi britannici dell'epoca. È unico nel suo genere e fa luce su molti dettagli che si sono persi nella storia, prima che iniziassimo a ricercarne i contenuti.
Etichettato semplicemente come Barrel book (Libro delle canne), la sua prima annotazione, in bellissimo inchiostro nero, è datata 1886 e fornisce una registrazione di diversi aspetti del processo di fabbricazione delle canne. Allora, come oggi, i fabbricanti di armi facevano affidamento su professionisti specializzati, ognuno dei quali forniva materiali, beni o servizi particolari che non erano disponibili nell'officina del produttore.
Il Barrel book ci dice innanzitutto il numero di serie delle canne (che non è necessariamente lo stesso numero dell'arma) e la data in cui sono state consegnate, pronte per il montaggio. Le voci presenti indicano inoltre la lunghezza delle canne, la loro destinazione (carabina o fucile a canna liscia), il materiale (acciaio o Damasco), il fornitore dei tubi. Sono inoltre indicate strozzature, saldature, calibro e dimensioni del foro nonché il peso. Il primo numero di è il 2.000, inserito nel 1886.
Uno strumento di documentazione storica
Alcune date chiave all'interno del libro meritano attenzione, perché forniscono un quadro delle pratiche commerciali nel tardo periodo vittoriano, primo periodo edoardiano, che fu uno dei momenti di transizione più importanti per la produzione armiera. In quegli anni si sostituivano i tubi di Damasco forgiati a mano con quelli realizzati con il metodo industriale dell'acciaio pressato a fluido introdotto da Sir Joseph Whitworth. La John Rigby fu una delle prime aziende a convertirsi al nuovo materiale e, dal 1886, utilizzò tubi d'acciaio piuttosto che Damasco soprattutto per la realizzazione di canne di fucile.
Tramite le registrazioni che compaiono sul Barrel book possiamo anche tenere traccia delle fortune dei produttori di canne, con i fornitori preferiti che cambiano nel tempo. I primi tubi in acciaio furono forniti da Annen Steel Co., H.B. Co., Smith, Siemens e Webley. Il Damasco veniva fornito da Francotte e H&L Cie (entrambe aziende belghe).
Una delle date degne di nota è quella in cui l'acciaio Whitworth fu utilizzato per la prima volta da Rigby. Accadde nell'aprile 1887 per adattare nuove canne a un Greener con matricola 20763. Si trattava di canne calibro 12 da 30", del peso di 3 libbre e 4 once; l'informazione fu riportata da J. Wheeler.
Le canne di Damasco continuarono ad essere prodotte in numero sempre minore fino al 1906, quando l'ultima coppia (fornita da H&L Cie) fu montata su un fucile calibro 12. Anche questi dati sono stati archiviati da Wheeler, che doveva essere l'archivista di Rigby.
Fornitori e materiali
I nomi dei fornitori di tubi cambiano con l'avanzare del secolo; la Henry Barrel Co. fa la sua comparsa nel 1899, seguita da Krupp, Webley & Scott e P. Webley. Quest'ultimo domina il libro fino al 1921 e successivamente subentrano Webley & Scott e Krupp. Nel 1926, i nomi dominanti sono Lane, Vickers e Webley ma, dopo il 1927, solo Vickers appare come fornitore.
Tutte le registrazioni indicano come Rigby sia stato uno dei primi sostenitori delle canne d'acciaio ma alcuni clienti volevano ancora Damasco, nonostante la preferenza del produttore per il materiale di introduzione più recente. Quando utilizzato, era fornito dal Belgio, il che non sorprende poiché i fornitori di canne delle Midlands stavano lottando per produrre tubi di alta qualità già negli anni Ottanta dell'Ottocento. Nel 1932, quando il Barrel book non è più aggiornato, il Damasco era scomparso a tutti gli effetti, sostituito interamente dall'acciaio.
Il Barrel book è solo uno dei documenti conservati gelosamente nell'archivio di Rigby. Gli altri libri esistenti includono i registri dei conti, che indicano in dettaglio dalla semplice registrazione con gli importi pagati ad alcune rimesse abbastanza rivelatrici a grossisti (come Philipson & Nephew) e artigiani (come Thomas Bissell, che ha brevettato il "vertical bolt" con John Rigby).
Ci sono anche i registri giornalieri, che registrano le transazioni nel negozio. Questi possono riportare indicazioni banali, come la vendita di borre o armi prese per deposito o riparazione, così come ordini dettagliati per nuove carabine e fucili, con il nome del cliente e il numero di serie dell'arma.
Ma c'è anche altro
Infine, i Serial number books (libri delle matricole) elencano, in ordine cronologico, tutte le armi vendute. Incrociando date e numeri di serie, è spesso possibile risalire alla data in cui è stato ordinato ogni singolo esemplare, da chi è stato ordinato e ad altri dettagli registrati al momento dell'ordine.
Il registro delle canne aggiunge l'origine dei tubi, il peso e la lunghezza originali delle canne e le loro dimensioni, misurate in punti regolari lungo tutta la loro lunghezza. Sfortunatamente, se un'arma è stata fabbricata prima del 1886 e dopo il 1932, questi dettagli sulla canna non saranno disponibili. In generale l'archivio è incompleto ma riguarda il periodo dal 1798 ai giorni nostri, coprendo sia le origini di Rigby a Dublino sia l'attività successiva (dopo il 1865) a Londra.
Al servizio dei collezionisti
Le pagine di questi registri sono disseminate di nomi e date celebri. Con alcuni riferimenti storici, possiamo spesso determinare cosa stessero pianificando le persone quando si sono avvicinate al loro fabbricante di armi per prepararsi a una spedizione e possiamo ricostruire le loro avventure venatorie e cosa probabilmente hanno fatto con i loro Rigby mentre erano all'estero.
L'esplorazione del Barrel book è solo una parte del processo che Rigby sta intraprendendo per comprendere appieno il significato storico dell'eredità di conoscenza a penna e inchiostro che i membri del passato dell'azienda Rigby hanno lasciato.
Chiunque abbia un fucile o una carabina Rigby può rivolgersi all'azienda per una ricerca sui registri. I dettagli disponibili varieranno da un periodo all'altro ma, con scrupolosi riferimenti incrociati, è spesso possibile scoprire una serie di dettagli affascinanti sull'arma del cliente e del collezionista.
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