di Matteo Brogi
Conquest HDX, sette nuovi binocoli per Zeiss
Sette versioni per soddisfare tutte le possibili necessità. I nuovi binocoli Conquest HDX di Zeiss sono strumenti solidi, compatti, dalle qualità ottiche indiscutibili e disponibili a prezzi ben più contenuti rispetto al top di gamma del produttore tedesco
Zeiss ha ampliato la propria offerta di ottiche da osservazione con sette binocoli che vanno a costituire la nuova famiglia HDX. Una famiglia che si inserisce tra il top di gamma dello storico produttore tedesco (SFL, Victory SF, Victory RF con telemetro integrato, Victory HT, Victory Pocket) e il resto della produzione, oggi rappresentato dalla serie Terra ED. Un totale di 29 modelli, praticamente in grado di accontentare tutti i gusti e le abitudini di cacciatori, naturalisti, bird watcher, in Italia e nel mondo. La nuova gamma sostituisce la Conquest HD, riequilibrando un catalogo che altrimenti presenterebbe uno iato tra il meglio della produzione, peraltro contraddistinto da costi coerenti, e i binocoli d’accesso rappresentati dai sei modelli Terra.
Conquest HDX rappresenta l’evoluzione, anche nel nome, della precedente serie HD, esteticamente molto simile, lanciata nel 2012 in due allestimenti (8x42 e 10x42) con telaio in alluminio. A differenza della gamma HD, la nuova già al suo comparire viene presentata in un numero di versioni tale da soddisfare le esigenze più disparate: 15x56, 10x56, 10x42, 10x32, 8x56, 8x42, 8x32. In questa occasione, l’importatore Bignami mi ha fornito in prova due modelli che possono a buona ragione rappresentare l’equipaggiamento standard del cacciatore: otto ingrandimenti in entrambi i casi, supportati rispettivamente da lenti da 42 e 32 millimetri.
I prismi a tetto di Schmidt–Pechan
I nuovi binocoli HDX sono strutturati intorno a un robusto telaio in magnesio ermetico (contiene azoto) che ospita un classico sistema di prismi a tetto. Secondo Optics Trade, un sito specializzato, questa architettura oggi costituisce il 75% del mercato dei binocoli a uso civile. Nello specifico, il 70% dei binocoli in circolazione sfrutta lo schema Schmidt–Pechan e il rimanente 5% quello denominato Abbe–König. Per completezza d’informazione, riporto che il sistema di Porro oggi rappresenta il 24% dell’offerta mentre Perger e gli altri si spartiscono il rimanente 1%.
Il successo dei binocoli con prismi a tetto è dovuto a un’architettura ottica in grado di restituire un design particolarmente compatto pur presentando alcune complessità produttive che ne fanno lievitare il prezzo. Rappresentano comunque una scelta ponderata per i numerosi ulteriori vantaggi. Non ultimi, un buon grado di impermeabilità e la maggior resistenza all’impatto rispetto ad altre costruzioni. Schmidt-Pechan e Abbe-König differiscono sostanzialmente per il fatto che la luce che investe il prisma di primo tipo si riflette più volte e in modo meno efficiente rispetto al design del secondo; dalla sua, però, lo Schmidt-Pechan ha dimensioni e costi di produzione più contenuti. Non è un caso che Zeiss, per la nuova famiglia HDX, abbia scelto Schmidt-Pechan per i binocoli con tubi da 32 e 42 e optato per Abbe-König per i dispositivi con obiettivi da 56 mm, dove la luminosità è discriminante rispetto alle dimensioni.
Zeiss Conquest HDX: lenti HD, trattamenti di prima classe
L’architettura ottica del Conquest HDX si basa su lenti HD ad alta definizione che, grazie ai trattamenti, sono in grado di restituire un ragguardevole 90% di trasmissione luminosa, colori fedeli, aberrazioni cromatiche scarse o nulle, nitidezza su tutto il campo visivo. I trattamenti prevedono i brevetti Zeiss LotuTec, che consente una visione chiara in tutte le condizioni atmosferiche, e Zeiss T*, una tecnologia che si adatta alla specificità delle lenti impiegate per fornire immagini ad alto contrasto in ogni condizione d’illuminazione, anche in controluce e al crepuscolo. Le linee sono molto ergonomiche e compatte, il peso contenuto.
Le differenze tra i modelli in prova sono modeste, 18 millimetri in lunghezza e 95 grammi di massa a vantaggio della variante con le lenti di diametro inferiore. La qualità dei cristalli è identica, molto elevata, con un minor decadimento della luce e quindi un minor affaticamento della vista in condizioni di illuminazione precaria e al crepuscolo a vantaggio del modello con obiettivi da 42 mm. La distanza minima di messa a fuoco varia di pochissimo (1,5 metri l’8x32 e 2 metri il modello superiore) mentre non variano la regolazione inter-pupillare (tra 54 e 74 mm), l’intervallo di regolazione del difetto diottrico (±4 dpt, la ghiera è collocata sul tubo sinistro e presenta un meccanismo di blocco contro le rotazioni accidentali) e il comando centrale per la regolazione della messa a fuoco.
Due all-rounder di qualità
Nel complesso, i due binocoli 8x42 e 8x32 della serie HDX provati sono strumenti di ottima qualità, ben rifiniti, ergonomici, compatti e leggeri quanto serve per l’impiego venatorio. Ben fatte le conchiglie degli oculari che hanno tre posizioni predeterminate per raggiungere i 16,5 millimetri dell’estrazione pupillare. Morbide nel funzionamento e precise sono le ghiere per la regolazione diottrica e la messa a fuoco. Le differenze tra i due binocoli non sono avvertibili sotto l’aspetto ottico nell’impiego diurno; il modello 8x42 si fa preferire per ovvi motivi strutturali nell’impiego crepuscolare. Nel complesso si tratta di due ottimi prodotti disponibili a un prezzo intermedio, comunque commisurato alla qualità ottica e costruttiva offerta.
SCHEDA TECNICA
Produttore: Zeiss
Modello: Conquest HDX 8x32
Ingrandimento: 8x
Diametro obiettivo: 32 mm
Pupilla d'uscita: 4 mm
Estrazione pupillare: 16 mm
Trasmissione luminosa: 90%
Campo visivo (a 1000 metri): 140 m
Peso: 620 g
Lunghezza: 132 mm
Distributore: Bignami
Prezzo al pubblico: 969 euro (2024)
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