di Matteo Brogi
Calciature Sabatti, specializzazione estrema
Ormai doti quali la precisione e l’affidabilità di un’arma sono date per scontate. Oggi si punta su specializzazione e innovazione per produrre modelli in grado di soddisfare le necessità dei cacciatori più esigenti. Sabatti Armi l’ha capito e investe molto su tutte le componenti delle sue carabine. A partire dal calcio
La partita si gioca sui dettagli. Avviene nel confronto sportivo così come nell’esigente mondo dei rapporti commerciali tra i grandi attori del settore armiero. La competizione è dura e per prevalere – o per sopravvivere in una contingenza complessa come quella attuale – è necessario proporre qualcosa di più della concorrenza, mostrare al mondo dinamicità e inventiva. Vale per tutti.
Il settore della caccia non fa eccezione e qualunque azienda voglia reagire proattivamente alle mutevoli condizioni del mercato (ed essere trend leader, in definitiva) non può adagiarsi sugli allori del successo. Anzi, deve essere attenta a intercettare le richieste dell’utenza e proporre soluzioni innovative in grado di mantenere accesi i riflettori sulla propria offerta commerciale (si chiama marketing) ma, ancor di più, attrarre una clientela esigente e informata.
La chiave è l’innovazione
Emanuele Sabatti questo lo sa bene e ha improntato la produzione della sua azienda su un concetto di estensione della linea di prodotto che trova pochi uguali. Limitando l’analisi al settore caccia, in particolare al segmento della canna rigata, la gamma include express, combinati, kiplauf e bolt action. Le sue armi beneficiano di una serie di brevetti esclusivi che costituiscono un significativo valore aggiunto: si è già parlato delle canne, dove spicca la rigatura multiradiale, ma le calciature non sono da meno.
La calciatura – pur senza essere formalmente classificata secondo la normativa come “parte d’arma” – è un elemento essenziale: funge infatti da supporto per tutti i componenti della carabina e costituisce l’interfaccia tra la stessa e il cacciatore. Nell’analizzarla, spesso ci soffermiamo a descriverne il design, che ha la duplice funzione di conferire stile alla carabina e di adattarla ai differenti contesti operativi. Meno frequentemente ci soffermiamo sui materiali impiegati per la sua realizzazione, limitando l’analisi al tema della leggerezza. Punto importantissimo, certo, ma non l’unico a definire le qualità di una calciatura rispetto a un’altra. Sabatti l’ha ben capito e propone un ventaglio di scelte particolarmente ampio nella cui progettazione e realizzazione si appoggia ad aziende esterne di grande esperienza (è l’unico componente a non essere realizzato in house).
Un grande classico: la calciatura in legno
In tempi tecnologicamente meno evoluti, al legno non c’era alternativa. Era considerato il materiale d’eccellenza nella produzione delle calciature per la facilità nel reperire la materia prima e lavorarla. Ancora oggi rappresenta una scelta apprezzata che influisce, tra l’altro, sull’estetica dell’arma, che viene pervasa da un elemento di classicità. L’evoluzione ha fatto sì che i calci in noce o faggio venissero affiancati da quelli in legno multistrato, o laminato che dir si voglia, in grado di fornire un impatto estetico moderno e accattivante e una rigidità spesso superiore. Composti da più strati di legno incollati ad alta pressione (possono essere essenze differenti combinate fra loro secondo le caratteristiche dinamiche desiderate), permettono le stesse lavorazioni utilizzando i medesimi macchinari destinati ai più classici componenti in legno.
Sabatti ha a catalogo calci laminati in betulla, meno rigidi ma più leggeri, pertanto ideali per la caccia, e in faggio, caratterizzati da maggior rigidità e un peso superiore, prevalentemente destinati al tiro sportivo a lunga distanza. Al contrario della caccia, in una carabina da tiro di precisione il peso non rappresenta un problema, quanto piuttosto un vantaggio.
Si fa presto a dire plastica
Quando ci si trovi a usare l’arma in condizioni ambientali estreme, a causa del clima, delle temperature o del modo e i luoghi in cui si opera, molti preferiscono adottare calciature in materiali polimerici, un termine più nobile per definire la “plastica”.
La plastica è un polimero organico sintetico (i polimeri sono composti chimici costituiti da lunghe catene composte da piccole unità ripetute, chiamate monomeri) ma un polimero non è necessariamente plastica in quanto ve ne sono anche di origine naturale (per esempio la gomma). I polimeri sintetici, come quelli impiegati per le calciature delle armi, contengono generalmente additivi che conferiscono specifiche proprietà come colore, resistenza o flessibilità. Ed è questa particolarità che definisce le differenze tra le differenti calciature. La produzione, in questi casi, avviene per iniezione.
La base delle calciature polimeriche prevede l’impiego di un materiale termoplastico (nylon) caricato in fibra di vetro in una percentuale compresa tra il 30 e il 50% a seconda delle caratteristiche di resistenza che si vogliono spuntare. Con un accessorio di questo genere si ottengono una sostanziale riduzione del peso, massima flessibilità in termini di design e produzione su scala industriale, economicità produttiva, un coefficiente igroscopico molto basso (una calciatura igroscopica, in clima molto freddo e in condizioni meteo avverse diventa fragile), ottima resistenza agli urti e una buona rigidità a tutto vantaggio della facilità di accoppiamento con l’azione e della precisione dell’arma. Il nylon/vetro è un'opzione utilizzata da Sabatti per le sue carabine Rover in allestimento Varmint, Tactical e Thumbhole, dove la stabilità è fondamentale e il peso complessivo non è una discriminante (la serie Saphire subirà un profondo restyling nel corso del 2025 e sono previste importanti innovazioni anche in termini di calcio).
Le tecnologie E-FT e ICM
Le scelte commerciali sono frutto di compromessi e la Sabatti Armi ha voluto sviluppare un nuovo prodotto (coperto da segreto industriale), proprietario, che coniuga una maggiore leggerezza rispetto al classico nylon/vetro garantendo superiori doti di robustezza. È il caso della calciatura E-FT che integra tutte le caratteristiche richieste al polimero (robustezza, rigidità, basso coefficiente igroscopico) a un peso inferiore. Questo materiale viene impiegato su tutte le Rover da caccia.
Un ulteriore passo in avanti nella tecnologia Sabatti è definito dalle calciature ICM (Injected carbon matrix), anche in questo caso costituite da un materiale polimerico sintetico ma caricato al 50% di fibra di carbonio. Si parla, nello specifico, di un sistema a matrice di carbonio iniettata in una resina legante dove, pertanto, la struttura portante è il carbonio e il materiale sintetico funge da materiale legante.
La calciatura ICM ha un peso superiore a quelle realizzate per sovrapposizione di successivi strati di fibra di carbonio (ci si avvicina piuttosto a quello di una classica calciatura in nylon caricata con fibra di vetro) ma ha dei vantaggi indiscutibili: un prezzo di produzione inferiore, rigidità elevata, resistenza che si avvicina a quella dell'alluminio (si può addirittura forare e filettare) e capacità di assorbire molto meglio le vibrazioni prodotte all'atto dello sparo grazie al legante sintetico. Al momento è montata sulla Rover Shooter.
La fibra di carbonio, il top della gamma
Pochi anni fa, anche Sabatti Armi è arrivata a produrre una carabina in allestimento Carbon, pertanto con una calciatura in fibra di carbonio, leggerissima. Anche in questo caso l’azienda ha preferito seguire una strada innovativa, arrivando a definire un modello monoscocca e non, come nella maggioranza dei casi, composto da due gusci o da un unico guscio però sprovvisto della parte centrale (caratteristiche che impongono l’accoppiamento con la meccanica mediante pillar bedding o bedding integrale in alluminio). Questo progetto ha richiesto un ingente lavoro di ingegnerizzazione ma ha permesso di realizzare un prodotto originale, che è stato addirittura possibile brevettare.
Il sistema Sabatti presenta un'incassatura integrata, realizzata in fase di produzione, ed è realizzato mediante uno stampo molto complesso e 8 sacchetti ad alta pressione. Se questo, da una parte, richiede tempo e manualità, dall'altra libera il produttore da qualsiasi intervento successivo per ospitare l'azione, a tutto vantaggio della facilità di assemblaggio e della precisione del sistema. Si tratta di un componente molto complesso da realizzare: richiede circa dieci ore di lavorazione che limitano inevitabilmente la produzione anche se - sfruttando al meglio il processo industriale e il rapporto con il fornitore terzo che padroneggia la tecnologia - Sabatti è in grado di contenerne il costo.
Calciature Sabatti, una garanzia per il cacciatore esigente
Sul sito del produttore, sotto il menu accessori, è possibile farsi un’idea di tutta la produzione e procedere con l’acquisto di un prodotto alternativo per la propria arma. Bisogna però ricordare che l’intercambiabilità delle calciature delle carabine rigate Sabatti è possibile solo fra alcuni modelli specifici (della stessa famiglia) e solo per armi di produzione recente. In alcuni casi potrebbero rendersi necessarie operazioni di aggiustaggio che è opportuno vengano effettuate da un armaiolo.
La gamma Sabatti rappresenta un grande ecosistema, all’interno del quale è difficile non trovare l’arma adatta alle proprie necessità. L’offerta delle calciature è particolarmente sviluppata e racconta quella tradizione di eccellenza e innovazione cui il brand ha dimostrato di poter aspirare.
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