di Matteo Brogi
Benelli: così evolvono tecnologie e immagine del brand italiano
Due giorni di caccia in compagnia di Benelli e Montefeltro, presso l’azienda Montenero Todini, sono state l’occasione per mettere alla prova le nuove tecnologie dell’azienda urbinate e la professionalità dei suoi partner
Benelli, che vanta una solida reputazione a livello mondiale, è stata recentemente oggetto di una consistente riorganizzazione interna con l’obiettivo di rinnovare l’immagine di un marchio tra i più dinamici nel settore armiero. Forte di una produzione quanto mai variegata nel comparto della caccia (i fucili semiautomatici Raffaello, Montefeltro, Black Eagle, Vinci, SuperVinci, M2, M3 e M4; i sovrapposti 828; i pompa Nova e SuperNova; le carabine semiautomatiche Endurance, Argo E, Argo Pro, MR1; e i bolt action Lupo) presenta una gamma di prodotto innovativa che porta contenuti tecnologici unici e spesso, al momento della presentazione, avveniristici.
Un incontro conviviale ed emozionale
Per fare il punto della sua evoluzione, l’azienda urbinate ha invitato i rappresentanti della stampa italiana a un evento in terra umbra, offrendo la possibilità di mettere alla prova le sue tecnologie esclusive e assaggiare, in un contesto emozionale, quell’esclusività che l’eccellenza dei suoi prodotti mette a disposizione del cacciatore.
L’occasione si è concretizzata tra il 28 e il 30 novembre 2024 presso l’azienda Montenero Todini, nella suggestiva campagna di Todi, dove è stato possibile cimentarsi in una braccata al cinghiale con la carabina Benelli Endurance Best Comfortech 3 e in tre classici drive all’inglese su fagiani con semiautomatici Benelli Raffaello Be Diamond AI Best e sovrapposti Benelli 828 S nelle due differenti configurazioni (bascula nera e silver). Il tutto condito dall’ottima ospitalità di Montefeltro in collaborazione con G&G Hunting services di Giorgio Paraporti.
Scopo di Benelli era consolidare la conoscenza di due tecnologie proprietarie:
- la finitura Be.S.T (Benelli Surface Treatment), un coating di protezione che esalta la resistenza a corrosione e usura delle parti metalliche dell’arma. Ormai da qualche anno destinato alle armi top di gamma del produttore urbinate, è realizzato mediante un processo tecnologico coperto da segreto industriale, frutto di sette anni di ricerca. La sua applicazione non produce reflui né emissioni dannose per l'ambiente;
- le canne Advanced Impact, di cui si è scritto in occasione della presentazione, che utilizzando un modello matematico complesso garantiscono una maggiore energia cinetica, una superiore portata e, in definitiva, una lesività che permette alle cariche atossiche di colmare il gap con quelle tradizionali.
Armi, testimonial e viaggi venatori
Nell’occasione, era presente il Benelli brand ambassador Davide De Carolis – extreme shooter apprezzato per la straordinaria abilità dei suoi esercizi con il piattello, detentore di cinque record del mondo – che, dal prossimo anno, rappresenterà l’azienda anche nel settore venatorio.
Nel presentare il suo approccio all’eccellenza, Benelli ha collaborato con Montefeltro, oggi joint venture tra il Gruppo Beretta e il gruppo turistico VIVA, rappresentato da Andrea Barbieri che guida anche la Montefeltro stessa. Forte dell’esperienza e della struttura VIVA nel settore del turismo, Montefeltro migliorerà il livello di servizio sia per i cacciatori italiani che vogliono viaggiare per il mondo, che per quelli stranieri che vogliono conoscere l’Italia anche dal punto di vista venatorio. Suggella questa evoluzione della filosofia aziendale il rapporto stretto con Giorgio Paraporti, un innovatore che ha saputo portare in Italia le migliori esperienze e le tradizioni venatorie del resto del mondo e, nello specifico dell'incontro umbro, perfetto ospite e organizzatore.
Due ricche giornate di caccia
L’eccellente accoglienza di Montenero Todini è stata degna cornice di due giornate di caccia, perfette nell’organizzazione nonostante la presenza di un vento sostenuto che ha reso l’esperienza venatoria particolarmente complessa. Dopo l’emozionante braccata, nel corso della quale non ho avuto opportunità di tiro, clou dell’evento sono stati i tre drive all’inglese ottimamente preparati da Paraporti, con animali difficili che hanno messo a dura prova le capacità degli invitati.
Ho ottenuto risultati crescenti impiegando il sovrapposto 828 S Silver AI che mi ha consentito – dopo un drive di apprendistato – ottimi risultati in un ampio range di distanze, anche elevate. La compattezza della rosata e la lesività del pallino hanno garantito abbattimenti puliti a distanze che eccedono quelle tipiche della caccia al fagiano con il cane da ferma e che possono essere considerate accettabili solamente in un contesto particolare come il drive all’inglese.
Con una hit rate di 3,3 cartucce per ogni selvatico prelevato, ho ottenuto il mio miglior risultato nel terzo drive. Niente rispetto a quello di De Carolis che, con un fantastico 1,3 sempre nel terzo drive, ha insegnato a tutti come si spara in maniera efficiente. Al di là del mero contenuto statistico, questi numeri dimostrano quanto le canne Advanced Impact siano efficaci nei tiri alla portata limite dell’arma a canna liscia.
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