di Matteo Brogi
A caccia in Finlandia con la nuova Sako 100 Explorer Carbon
L'evento organizzato da Sako per la stampa internazionale a inizio novembre è stata l'occasione per provare una serie di prodotti innovativi che saranno prossimamente disponibili. Tra questi, la bolt action S100 Explorer. Nata per celebrare il centesimo anniversario dell'azienda finlandese, è una carabina raffinata che si colloca al vertice della sua gamma
Nato per celebrare il centesimo anniversario di Sako, il modello 100 Explorer doveva essere disponibile già da qualche mese ma le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime che condizionano l'industria (non solo quella armiera) ne hanno spostato in avanti la disponibilità. Che, secondo i rumors, dovrebbe essere garantita dalla primavera 2023.
L'evento organizzato da Sako nella sua sede storica di Riihimäki ha costituito l'occasione per parlare dell'azienda - in vertiginosa crescita di fatturato e di produzione - e per provare sul campo la S100. Prima al poligono, allo stand di tiro di Lopen Ampumarata, poi nel corso di due battute effettuate sempre nella regione di Uusimaa, poco a nord di Helsinki.
Tre giorni che hanno permesso di respirare il mood Sako e l'atmosfera del novembre finlandese, come sempre piovoso ma quest'anno caratterizzato da temperature di 4/5 gradi superiori alla media. I cambiamenti climatici si fanno sentire anche a queste latitudini e c'è poco da stupirsi.
Importanti investimenti - sostenuti e incentivati dalla Holding Beretta, proprietaria dell'azienda dal 2000 - hanno portato Sako da una produzione di circa 30.000 carabine l'anno a oltre 160.000 pezzi; un simile incremento lo ha registrato il segmento delle munizioni, che attualmente si attesta su 17 milioni di cartucce ma è destinato a crescere grazie agli ampliamenti degli impianti produttivi che saranno realizzati nel corso del prossimo anno.
Sako 100 Explorer: l'arma del centenario
Come evidenziato già dal nome, la nuova carabina bolt action del produttore finlandese nasce per celebrare l'importante anniversario. Sako è un acronimo e sta per Suojeluskuntain Ase- ja Konepaia Osakeyhtiö. In altre e più comprensibili parole, Laboratori meccanici e armieri della Guardia civile. Nasce nel 1919 come officina per la riparazione delle armi della neonata Repubblica di Finlandia e solo nel 1921 si trasforma in un'impresa autonoma. Il primo aprile di quell'anno sancisce ufficialmente la fondazione dell'azienda che oggi conosciamo.
La S100 si colloca al top di una gamma attualmente articolata nei modelli 85 e S20, in attesa che venga lanciato un nuovo prodotto che andrà a costituire un significativo aggiornamento della proposta. Salvo imprevisti, se ne parlerà a inizio 2023 e la disponibilità sarà garantita nella successiva primavera.
La nuova carabina rappresenta la sintesi dell'interpretazione dell'architettura a otturatore girevole-scorrevole di Sako, un'arma premium che alle caratteristiche già conosciute affianca una filosofia multi-calibro che ne fa uno strumento polivalente.
Al momento del lancio saranno disponibili i calibri .308 Winchester, 6,5 Creedmoor, .30-06 Springfield, .300 Winchester Magnum e .375 Holland & Holland. Seguiranno i vari .243 Winchester, 6,5x55 SE, .270 Winchester, 8x57 IS, 9,3x62 e 7mm Remington Magnum. Un assortimento quanto mai completo che include un omaggio al calibro scandinavo per antonomasia (il 6,5x55 SE) e non manca di stupire con il .375 H&H, che lascia ipotizzare un impiego in terra d'Africa. Non a caso, la comunicazione del produttore definisce la S100 come la carabina per coloro che amano esplorare (da cui il nome Explorer) e la destina al cacciatore globe-trotter, costantemente in movimento, sempre pronto a mettersi alla prova in contesti differenti e meno conosciuti.
La S100 Explorer è attualmente prevista nelle varianti Wood, più tradizionale, e Carbon, che strizza l'occhio a chi è appassionato di contenuti tecnologici innovativi e cerca un'arma non eccessivamente pesante da portarsi dietro. Nel corso dell'esperienza finlandese mi è stato affidato il secondo allestimento.
Carabina multicalibro e polivalente
Caratteristica saliente della S100 è una struttura totalmente in acciaio che fa ricorso alle leghe esclusivamente a livello di bedding (ma il tassello che provvede al bloccaggio della canna è realizzato in acciaio). Ne esce un'arma sostanzialmente pesante, che punta ai 3,5 chilogrammi anche nell'allestimento con calciatura in carbonio.
Particolarmente interessante è il nuovo meccanismo di scatto, che permette la regolazione del peso di sgancio su sei livelli preimpostati tra 750 a 1.750 grammi, selezionabili ruotando un registro posto davanti al grilletto. Il grilletto, per inciso, può scorrere longitudinalmente lungo una breve slitta che consente la regolazione della trigger reach. Sulla lenght of pull si può operare inserendo opportuni distanziali (ma solo nell'allestimento Carbon).
L'arma si configura come una vera multi-calibro. Il legame tra l'azione e la canna è attuato da due viti con testa esagonale. A livello operativo, il processo di allineamento è facilitato dalla presenza dell'otturatore in batteria, condizione che il produttore suggerisce quando si proceda con il montaggio della canna. Canna, otturatore e caricatori presentano un codice alfanumerico che facilita l'accoppiamento dei componenti corretti nei singoli calibri.
Particolare molto interessante è la presenza dell'interfaccia per il montaggio dell'ottica (una rinnovata versione del sistma Optilock) sulla barrel extension. In questo modo l'ottica è assicurata alla canna (e non all'azione), una garanzia per il mantenimento dell'azzeramento del binomio arma-ottica. La canna è fornita in versione fluted nell'allestimento Carbon mentre è d'impostazione tradizionale, a sezione cilindrica, nella Wood. In entrambi i casi è presente la filettatura alla volata.
L'otturatore è un bel pezzo di ingegneria. Offre tre tenoni in tutti i calibri e monta una generosa unghia estrattrice e due espulsori caricati elasticamente che costituiscono una delle più evidenti variazioni rispetto al disegno della 85 (dove l'espulsore è un'appendice del pacchetto di scatto). Il funzionamento è tipo push feed (la cartuccia viene spinta in camera dall'otturatore e impegnata dall'unghia estrattrice solo nella parte terminale della corsa). La manetta è intercambiabile.
Sako 100 Explorer: un mix di tradizione e modernità
Il comando della sicura (un generoso pulsante posto sulla coda dell'otturatore) funge da armamento manuale del percussore ispirandosi a sistemi che oggi trovano il favore del pubblico e dei commentatori, che ne apprezzano la sicurezza intrinseca. Una levetta posta sulla sua parte superiore permette di disarmare il percussore quando necessario. A percussore disarmato viene bloccato anche l'otturatore; un ulteriore comando, posto alla destra dell'otturatore, permette il suo svincolo.
L'alimentazione è garantita dal classico caricatore prismatico bifilare di ispirazione Sako, in metallo. È molto ben realizzato e garantisce un alloggiamento a filo con la parte inferiore dell'astina. Per la sua rimozione è necessario premerne la base e, solo a quel punto, intervenire sul pulsante di sgancio. L'autonomia in .308 Winchester - il calibro in prova - è di quattro colpi.
Finiture al top
La calciatura è divisa in due sezioni. L'astina propriamente detta ingloba la parte anteriore dell'azione e la sua appendice che funge da bedding (V-bedding); il produttore fornisce un dispositivo dinamometrico che assicura un serraggio costante pari a 7 Nm tra azione e canna. Un valore intermedio tra gli estremi di 3 e 12 Nm che si sono dimostrati adeguati al perfetto funzionamento dell'arma.
La pala del calcio - in grado di ospitare dei distanziali nell'allestimento in carbonio - presenta un recesso che ospita gli strumenti necessari alla manutenzione ordinaria. Vi si accede rimuovendo uno sportellino in materiale plastico posto nella sua parte inferiore.
Il nasello è regolabile, sotto tensione di una molla che ne facilita la registrazione. Astina e pistola presentano dei riporti in materiale grippante che facilitano la presa in condizioni limite; la calciatura in legno è contraddistinta dalla presenza di comuni zigrinature. Sono presenti gli attacchi a sgancio rapido QD per la cinghia.
La grande cura complessiva dedicata a questo progetto è evidenziata dai trattamenti superficiali che prevedono dlc (diamond like carbon) per l'azione e Cerakote Elite per la canna. Un connubio che garantisce la massima resistenza ai maltrattamenti.
Sako Powerhead Blade, a poligono e a caccia
Il test della S100 ha permesso di mettere alla prova una delle ulteriori novità predisposte da Sako per l'anno prossimo. Mi riferisco al caricamento Powerhead con palla Blade da 150 grani. Finora disponibile solo con palla da 162 grani (168 come componente), vede nella nuova proposta di Sako una variante che va a popolare il settore del monolitico atossico, oggi oltre il 20% della produzione aziendale.
Realizzata per tornitura da tondini di rame puro, la nuova palla lead free va ad arricchire una gamma già piuttosto vasta che nel 2023 si arricchirà di ulteriori nuovi allestimenti in .223 R, .243 W, 6,5 PPC, .300 WM (175 grani), 9,3x74R e .375 H&H (260 grani).
Il test ha confermato un ottimo feeling tra la carabina S100 e la palla Blade, con risultati sempre più che adeguati all'impiego venatorio. In .300 WM (15 mm) e .375 H&H (20 mm) si sono ottenute rosate addirittura migliori che in .308 W (21 millimetri). Anche se a caccia non c'è stato modo di ingaggiare alcun selvatico, l'esperienza dei cacciatori più fortunati ha permesso di celebrare al termine della giornata l'abbattimento di sei selvatici sui sei ai quali è stato sparato: un piccolo di alce e cinque cervi coda bianca, tra cui un buon trofeo. Un risultato che conferma l'efficacia del monolitico su animali di dimensioni molto differenti tra loro.
Nonostante la configurazione light della Carbon - la S100 Explorer è un'arma solida, al limite del pesante. Stabile nel tiro in appoggio, presenta varie soluzioni tecniche che ne fanno uno strumento moderno: dal sistema di armamento del percussore allo scatto registrabile con grilletto regolabile, dalla calciatura in carbonio con nasello regolabile all'architettura multicalibro sono tutte caratteristiche che definiscono un'arma contemporanea. Il sistema di regolazione dello scatto e l'architettura multicalibro meritano un plauso perché intuitivi nell'impiego, anche sul campo. La qualità realizzativa è adeguata a un prodotto che si colloca al vertice della produzione Sako.
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