
di Redazione
Fiocchi, l'Italia esce di scena
A un anno dal 150esimo anniversario della fondazione, avvenuta nel 1876, la famiglia Fiocchi esce completamente dall'azionariato
Ci siamo abituati. Negli ultimi anni sono stati tanti i fiori all'occhiello e le aziende strategiche dell'industria del nostro Paese che sono passate sotto il controllo di realtà straniere. Parafrasando la celebre frase di Humphrey Bogart: "È la globalizzazione, bellezza! E tu non ci puoi fare niente". Eppure, questo aspetto della globalizzazione continua a lasciare l'amaro in bocca.
Fiocchi Munizioni spa è l'ultima di una lunga serie. Nonostante l'azienda fosse già di fatto passata sotto controllo di un gruppo estero, il colosso ceco CSG aveva concluso l'acquisizione della maggioranza del pacchetto azionario nel novembre del 2022, è di questi giorni la notizia che la famiglia Fiocchi, dopo cinque generazioni, ha ceduto a CSG le quote residue. Con l'operazione si chiude definitivamente la partecipazione dei discendenti del fondatore Giulio nell'azienda, che di fatto diventa totalmente di proprietà straniera.
«L'annuncio di oggi - ha affermato Paolo Salvato, amministratore delegato di Fiocchi Munizioni, commentando l'operazione - segna l'inizio di una fase entusiasmante per Fiocchi Munizioni. L'ingresso totale del Gruppo CSG rappresenta un'opportunità unica per accelerare i nostri piani di crescita e per investire ulteriormente nell'innovazione e nello sviluppo di prodotti all'avanguardia».
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