
di Redazione
Piano di prelievo della quaglia, Federcaccia gioca d'anticipo
La Commissione europea vuole applicare il prelievo adattivo anche alla quaglia e Federcaccia è già in campo per raccogliere dati a supporto del prelievo
Da anni Federcaccia fa della ricerca scientifica un caposaldo della propria attività a difesa della caccia. Dopo tanti progetti intrapresi e tante specie coinvolte, la principale associazione venatoria italiana ha ora deciso di concentrare parte dei propri sforzi anche sul monitoraggio della quaglia (Coturnix coturnix) e proprio in questi giorni sono iniziate le operazioni di cattura e inanellamento di alcuni esemplari in fase di migrazione prenuziale.
Il nuovo progetto vedrà la collaborazione dell’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia e dell’Ucim, la settoriale dedicata alla caccia ai migratori, e consentirà di raccogliere dati su una specie di grande interesse venatorio sia per tanti cacciatori italiani che per buona parte di quelli dell’Europa meridionale.
In un video diffuso da Federcaccia, Michele Sorrenti, oltre ad aver esposto i punti salienti del progetto, ha spiegato che gli sforzi nello studio della quaglia anticipano le mosse della Commissione europea che ha già annunciato di voler applicare un meccanismo di prelievo adattivo alla specie. Pertanto l’associazione ha voluto fin da subito mettersi al lavoro per raccogliere evidenze finalizzate a permettere il proseguo del prelievo della quaglia.
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