Il Coordinamento Colombaccio Italia ritiene maggiormente opportuno incrementare il carniere giornaliero
Il Coordinamento Colombaccio Italia ritiene maggiormente opportuno incrementare il carniere giornaliero - © Suntooooth
Pubblicato il in Attualità
di Redazione

Piano di controllo, la posizione del Coordinamento Colombaccio Italia

Il coordinamento interassociativo dedicato alla caccia al colombaccio ha voluto esprimere una serie di considerazioni sul piano di controllo varato dall'Emilia-Romagna

Nelle ultime settimane ha tenuto banco, anche all’interno del mondo venatorio stesso, la querelle sul piano di controllo del colombaccio approvato dall’Emilia-Romagna. Se da una parte sono stati centinaia i cacciatori che hanno mostrato interesse per i corsi di abilitazione al controllo, dall’altra un simile approccio alla gestione della specie ha indignato la quasi totalità degli appassionati della caccia a questo columbide insieme ai quali si è schierato il mondo venatorio “istituzionale”.

Ora, dopo quella che appare più una presa di posizione dettata da strategie associative e posizioni demagogiche che da altro, si è espresso anche il Coordinamento Colombaccio Italia, che ha elaborato un comunicato puntuale con il quale, dopo aver espresso contrarietà rispetto a un piano controllo definito “inaccettabile", ha elencato una serie di considerazioni a riguardo.

Secondo il Coordinamento, nato da un protocollo d’intesa sottoscritto da Anuu Migratoristi e Federcaccia, una buona parte dei danni alle colture agricole si registrerebbero, non nei periodi primaverile ed estivo individuati dal piano, bensì durante le semine autunno-invernali e in fase di maturazione dei prodotti agricoli di origine oleoprotaginosa. Periodo nel quale il colombaccio sarebbe già soggetto a una forte prelievo durante l’attività venatoria.

Per questo, più che abbattimenti indiscriminati in un periodo sensibile per la riproduzione, il Coordinamento Colombaccio Italia ritiene maggiormente opportuno incrementare il carniere ammissibile per ogni cacciatore e aumentare gli orari di prelievo nelle giornate di pre-apertura. Secondo gli estensori del comunicato, inoltre, i numeri previsti dal piano, 11.000 capi da aprile a settembre, sarebbero irrazionali poiché non basati su monitoraggi scientifici e perché l'uccisione anche di un solo esemplare della coppia in tale periodo potrebbe determinare la morte dell'intera covata aumentando indirettamente la portata degli abbattimenti.

Secondo il documento, una buona conoscenza dell'etologia e della biologia del colombaccio basata sulla ricerca scientifica e orientata alla buona gestione della specie porterebbe a una convivenza sostenibile sia per il mondo agricolo che per l'attività venatoria. Pertanto, il Coordinamento ha affermato di volersi adoperare in tal senso con passione e dispendio di energie, per evitare che venga depauperata una risorsa faunistica e per evitare che il colombaccio sia vittima di errori già perpetrati su altre specie.

Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.

Altri articoli dalla sezione Attualità

L'Ispra da i numeri e gli animalisti attaccano la caccia
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
L'Ispra da i numeri e gli animalisti attaccano la caccia

L'Istituto ha reso disponibili i dati di abbattimento dell'avifauna estrapolati dai tesserini venatori >>

Federcaccia: 125 anni e non sentirli
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Federcaccia: 125 anni e non sentirli

Quest'anno ricorre il 125esimo anniversario della nascita della prima e principale associazione venatoria del nostro Paese >>

Congresso filiera carni di selvaggina: un focus su caccia e cacciatori
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Congresso filiera carni di selvaggina: un focus su caccia e cacciatori

Nel IV Congresso Nazionale Filiera delle Carni di Selvaggina Selvatica saranno centrali alcune sessioni con tematiche inerenti l’attività venatoria >>

Ispra: una conferenza per spiegare che è giusto uccidere certi animali
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Ispra: una conferenza per spiegare che è giusto uccidere certi animali

L'Ispra sarà impegnato nel cercare di invertire la tendenza odierna nel considerare l'uccisione di un animale errata a priori >>