
di Redazione
L'Ispra da i numeri e gli animalisti attaccano la caccia
L'Ispra ha reso disponibili i dati di abbattimento dell'avifauna estrapolati dai tesserini venatori
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha recentemente pubblicato il report che analizza i dati degli abbattimenti dell’avifauna estrapolati dai tesserini venatori del quinquennio 2018-2023. Dalla lettura del documento emerge che, durante le cinque stagioni venatorie prese in considerazione, sono stati abbattuti oltre 32 milioni di capi.
All’interno del report stesso, l’Istituto ha però sottolineato che le consistenze del prelievo emerse risultano sottostimate a causa della non puntuale trasmissione dei dati da parte delle Regioni, sebbene abbia evidenziato un sempre maggiore impegno e disponibilità da parte di molte amministrazioni.
Ovviamente il documento è diventato il pretesto per le solite sigle animaliste, Enpa e Lav su tutte, per attaccare l’attività venatoria definendo i numeri emersi come “inquietanti” e l’attività venatoria come “un massacro intollerabile” e per scagliarsi contro l’attuale governo reo, a loro dire, di essere troppo vicino alle istanze del mondo venatorio.
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