
di Redazione
Minori con armi a Eos, dalla sinistra polemiche sterili
Anche quest’anno da sinistra sono arrivate critiche per la presenza di minori all’interno dei padiglioni di Eos
Nell’ultimo giorno di Eos, oltre all’ennesimo bagno di folla, tocca registrare anche la polemica sterile da parte di alcuni esponenti politici di sinistra. I consiglieri regionali veneti Renzo Masolo e Andrea Zanoni, di Europa verde, ed Erika Baldin, del Movimento 5 Stelle, hanno infatti rilasciato un comunicato nel quale criticano l’organizzazione della fiera e attaccano le istituzioni politiche per la presenza di “minorenni con armi in mano” all’interno della manifestazione.
I tre hanno definito l’accaduto “immagine disturbante per chiunque”, hanno puntato il dito contro la “cultura delle armi” e denunciato la pericolosità sociale di un simile fenomeno. Per dovere di cronaca tocca però far presente che non solo non era presente alcun divieto di accesso ai minori accompagnati, ma addirittura il regolamento, avvallato dalla Questura, permetteva il maneggio delle armi ai maggiori di anni 14 iscritti alle federazioni nazionali sportive del tiro.
Per quanto non fatichiamo a credere che i tre consiglieri regionali possano sentirsi disturbati da una simile situazione, visto il successo della manifestazione ci viene difficile pensare alla valenza assoluta della visione sbandierata nel comunicato. Ci preme inoltre far presente che tra le varie libertà oggi garantite figura anche quella educativa. Un genitore, nel rispetto delle regole, è libero di educare il proprio figlio come meglio crede nei confronti delle armi, anche portandolo ad Eos. Mettere un discussione un simile principio è molto più pericoloso di un minore con un’arma, peraltro inerte, in mano.
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