di Redazione
Federcaccia chiede la revisione delle norme sul rilascio porto d’armi
Il convegno organizzato a Perugia sui motivi ostativi alla concessione del porto d’armi è stata l’occasione per annunciare la volontà di chiedere la revisione delle norme che ne regolano il rilascio
È andato in scena venerdì 20 dicembre a Perugia il convegno organizzato da Federcaccia Umbria con il patrocinio e la partecipazione di Federcaccia Nazionale sui motivi ostativi alla concessione del porto d’armi. L’evento, nato dall’idea dell’avvocato Maurizio Lorenzini e del Presidente del provinciale di Perugia Luca Coletti e che ha registrato un grande successo, ha visto la partecipazione del Viceprefetto capo di gabinetto della Provincia di Perugia Fabio Baldoni, del comandante capo del Commissariato di Polizia di Città di Castello Dario Lemmi e dell’avv. Andrea Campanile, componente dell’Ufficio studi giuridici di Federcaccia.
Oltre che occasione informativa per dare ai cacciatori e non solo strumenti e conoscenze in merito alle casistiche che possono portare alla perdita del titolo di polizia o al suo mancato rinnovo, l’appuntamento di Perugia ha assunto però una valenza ancora più specifica. Federcaccia ha infatti annunciato la volontà di chiedere una revisione della normativa che regola concessioni e revoche dei porti d’arma.
«Il convegno di oggi - ha affermato il presidente nazionale Massimo Buconi - è solo la prima tappa di un percorso che Federcaccia intende imboccare e che la vedrà impegnata attraverso il suo Ufficio studi giuridici a chiedere una revisione della normativa che regola concessioni e revoche dei porti d’arma, volta soprattutto a far meglio specificare e inquadrare proprio la più volte richiamata ‘discrezionalità’ che sta alla loro base».
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