di Redazione
Abruzzo, il Consiglio di Stato salva ancora una volta i cervi
Il Consiglio di Stato, su ricorso degli animalisti, ha sospeso la sentenza del Tar che avvallava il piano di prelievo redatto dalla Regione Abruzzo
Lo scorso 7 novembre si è tenuta la discussione del ricorso presentato dalle associazioni animaliste al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar abruzzese che aveva respinto la richiesta di sospendere la delibera con la quale la Regione dava il via alla caccia di selezione al cervo. Il massimo organo della giustizia amministrativa, che aveva già imposto la sospensione del prelievo in attesa della discussione, ha accolto il ricorso animalista rinviando la questione al Tar perché si pronunci nuovamente nel merito.
Per i giudici di Palazzo Spada, la Regione non avrebbe monitorato adeguatamente le popolazioni di cervi e per questo il Tar dovrà riesaminare la richiesta degli animalisti in maniera più approfondita. Il Consiglio di Stato ha inoltre ribadito l'esistenza di strumenti alternativi al prelievo venatorio per mitigare i conflitti tra fauna e attività antropiche.
«I magistrati amministrativi di secondo grado - ha affermato Michela Vittoria Brambilla commentando la senteza - hanno riconosciuto la fondatezza del ricorso che era stato respinto in primo grado e hanno ricordato che la Regione potrebbe adottare misure per la prevenzione di incidenti stradali, come l’apposizione di recinzioni e la realizzazione di attraversamenti faunistici». Occorrerà ora attendere la nuova pronuncia del Tar per conoscere il destino dei cervi. La soap opera continua.
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