di Redazione
Il Tar della Lombardia riconosce la piena legittimità del calendario
Con sentenza emessa in data odierna il Tar della lombardia ha giudicato legittimo il calendario venatorio
I giudici del Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, chiamati a giudicare il ricorso presentato dalle associazioni animaliste capitanate dalla Lac, hanno depositato oggi la sentenza. L'atto riconosce la piena legittimità delle scelte fatte dalla Giunta, ma allo stesso tempo lascia l'amaro in bocca per la sospensione di due settimane relativa al prelievo dell'avifauna che ha costretto i cacciatori lombardi a un'apertura a metà.
Su quest'ultimo punto infatti il Tar ha giudicato improcedibile il ricorso in quanto la sospensiva concessa in data 14 settembre e la fissazione dell'udienza al 1 ottobre hanno di fatto permesso ai ricorrenti di ottenere il "bene della vita" al quale aspiravano. Ancora una volta i meccanismi propri della giustizia amministrativa si dimostrano quindi indirettamente a vantaggio degli animalisti.
Di fatto, restano confermate sia le chiusure previste dalla Regione sia la facoltà di usufruire di giornate integrative per la caccia da appostamento. La sentenza enuncia anche alcuni importanti principi di diritto sul ruolo del parere Ispra e del Ctfvn. I giudici hanno inoltre ribadito il valore dell'attività venatoria e dichiarato infondata la questione legittimità costituzionale delle norme che consentono il prelievo venatorio a seguito della modifica dell'art. 9 della Costituzione.
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