di Redazione
Veneto, sospesa la caccia a quasi tutte le specie
A una settimana dall'apertura brusco stop per i cacciatori veneti
Oggi il Tribunale amministrativo regionale del Veneto, chiamato ad esprimersi sul ricorso presentato da Lac, Lipu, Wwf, LNDC Animal Protection e Lav, ha emesso un'ordinanza che lo accoglie e con la quale ha sospeso il prelievo di quasi tutte le specie cacciabili a eccezione di lepre, coniglio, volpe, colombaccio e merlo.
Secondo i giudici amministrativi le motivazioni addotte dalla Regione per discostarsi dalle indicazioni dell'Ispra "sembrano fondarsi su considerazioni di carattere teorico e non sulla base di un'istruttoria approfondita, né di dati statisticamente rilevanti, né di evidenze condivise dalla comunità scientifica" tali da giustificare uno scostamento rispetto al parere e pertanto, in attesa di una disamina più approfondita, ha concesso la sospensione cautelare chiesta dagli animalisti.
Di fatto, dopo l'ordinanza del Tar è sospeso il prelevo di quaglia, starna, fagiano, germano reale, folaga, gallinella d'acqua, alzavola, mestolone, canapiglia, porciglione, fischione, codone, marzaiola, beccaccino, frullino, moriglione, beccaccia, tordo sassello, tordo bottaccio e cesena. I giudici hanno inoltre sospeso il calendario nelle parti che prevedevano giornate aggiuntive per la caccia da appostamento. La trattazione del ricorso è fissata per il 14 novembre, ma è presumibile che la Regione intervenga con una nuova delibera che, allineandosi al parere Ispra, riapra la caccia a queste specie a partire dal 2 ottobre.
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