di Redazione
Psa, Confagricoltura: troppo pochi i cinghiali abbattuti
Confagricoltura torna sul tema della peste suina africana e tuona contro il numero troppo basso di abbattimenti
In un recente comunicato, Confagricoltura, la seconda associazione agricola nazionale, è tornata sul tema della peste suina africana sollecitando le istituzioni a trovare rapide soluzioni che permettano la sopravvivenza del comparto suinicolo nazionale messo a dura prova dalla malattia.
Secondo l'assocazione sarebbe prioritario, insieme alla previsione di aiuti alle aziende colpite, l'abbattimento massiccio dei cinghiali, che giocherebbero un ruolo centrale nell'epidemia. Per Confagricoltura infatti, sarebbe la presenza dei cinghiali infetti a permettere alla malattia di avanzare e a porre le basi per l'ingresso del virus negli allevamenti.
Il presidente nazionale Giansanti ha detto chiaramente che sotto il profilo del depopolamento è stato fatto troppo poco e per questo la malattia continua a espandersi. «Non è più accettabile che si eliminino così pochi cinghiali, la vera causa dell'espansione della malattia e della diffusione agli allevamenti. Se non ci fosse una così alta carica virale nell'ambiente per il numero di cinghiali infetti, sicuramente non ci sarebbe un così alto rischio di trasmissione agli allevamenti».
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