di Redazione
I cinghiali di Roma saranno mangiati
I cinghiali che infestano la Capitale saranno mangiati. Questo è quello che prevede un progetto sperimentale che punta alla creazione di una filiera per valorizzarne le carni
Da problema a risorsa. Per una volta pare che per risolvere i problemi ci si sia decisi a usare il buon senso, mettendo da parte l'ideologia e cercando di gestire l'annosa questione dei cinghiali urbani di Roma nella maniera più logica. Mangiandoli. La Capitale è da anni alle prese con la massiccia presenza di questi ungulati che, oltre a rappresentare una criticità sotto il profilo della sicurezza, sono, in tempi di Psa, anche un problema di tipo economico-sanitario.
Ha infatti preso il via nei giorni scorsi un progetto che prevede la creazione di una filiera che mira a portare entro qualche mese la carne dei cinghiali presenti nell'area amministrativa di Roma Capitale sui banchi dei supermercati. Il progetto ha visto il coinvolgimento della Regione Lazio, dell'ASL RM 2 e del Commissario Straordinario per la peste suina africana e prevede che i cinghiali, una volta abbattuti, siano lavorati presso il Centro Carni della capitale per la successiva distribuzione sul mercato.
«Abbiamo avviato un progetto ambizioso per trasformare il problema in una risorsa, creando una filiera di carne di selvaggina certificata e controllata, sicura dal punto di vista sanitario e capace di generare benefici economici e sociali - ha dichiarato Monica Lucarelli, assessore capitolino alle Attività produttive - Grazie a questa filiera certificata, potremo garantire un consumo di carne di selvaggina sicuro e regolamentato, mantenendo alti standard etici e qualitativi».
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