di Redazione
Importazione trofei: illegittimi i divieti nazionali
Un parere legale commissionato dalla delegazione tedesca del CIC indicherebbe come i divieti nazionali di importazione dei trofei approvati in alcuni paesi dell'UE come Belgio, Finlandia, Francia e Paesi Bassi violino il diritto comunitario
Negli ultimi anni si è spesso discusso dei crescenti divieti relativi all'importazione dei trofei e del relativo impatto sull'attività venatoria estera e non solo. Sono sempre di più, infatti, i tentativi ideologici di limitare la caccia turistica in paesi terzi come l'Africa intervenendo sull'importazione in Europa di parti di animali frutto di tale attività come pelli e trofei. Ora un parere commissionato dalla delegazione CIC tedesca a uno dei principali studi legali commerciali della Germania indicherebbe come illegittimi i divieti posti dai singoli stati.
L'analisi condotta sottolineerebbe che le restrizioni all'importazione da paesi terzi nell'UE si configurerebbero più come strumenti tradizionali della politica commerciale estera che come norme in materia di protezione ambientale e, pertanto, la possibilità di porre divieti in merito sarebbe prerogativa esclusiva delle autorità comunitarie. I paesi che hanno già imposto tali divieti starebbero quindi violando il diritto dell'UE.
Quanto evidenziato nel parere commissionato dal CIC, oltre ad avere possibili ripercussioni sulle normative già approvate da alcuni Stati membri quali Francia, Belgio e Olanda, potrebbe influenzare la discussione politica in quelli dove è attualmente in corso, come per esempio la Polonia, oltre a spingere potenzialmente l'UE ad approvare una specifica normativa comune a tutti gli stati membri.
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