di Redazione
Lollobrigida critica Bruzzone e tira dritto
Pur non citandolo mai, Lollobrigida ha risposto in maniera piccata alle esternazioni di Bruzzone che ha accusato il governo di aver tradito la fiducia dei cacciatori
"La pazienza, la prima virtù del cacciatore". È con questa citazione dello scrittore d'oltralpe Jules Renard che Francesco Lollobrigida ha esordito in una lunga dichiarazione nella quale risponde, senza freni, ai malumori e alle critiche del mondo venatorio a seguito del ritiro degli emendamenti al Dl agricoltura che avrebbero dovuto modificare alcuni passaggi della legge quadro sulla caccia.
Pur non nominandolo mai, fin dalle prime righe è chiaro il riferimento a Francesco Bruzzone, che negli ultimi mesi si era fatto promotore delle modifiche alla 157 e nelle scorse ore aveva diffuso un video con affermazioni tutt'altro che diplomatiche. Lollobrigida non ha certo usato i guanti di velluto. Nello sfogo affidato alle sue pagine social, il ministro ha infatti parlato di «"sventolatori di emendamenti" da campagna elettorale e proposte velleitarie che in tanti anni non hanno mai concretizzato pur avendone la possibilità. Zero risultati all'attivo ma un carniere pieno di slogan».
Lollobrigida ha poi elencato i risultati in materia venatoria ottenuti dal governo Meloni. La riattivazione del Comitato faunistico venatorio, norme per ottenere da Ispra pareri chiari e in tempi certi, il recepimento delle norme europee sulle aree umide in modo tale che non fossero applicate in modo esageratamente restrittivo e penalizzante. «Abbiamo restituito ai possessori di licenza e abilitazione - ha affermato il ministro - la considerazione che meritano tutti i cittadini incensurati che rispettano la legge e svolgono una attività consentita contribuendo come bioregolatori alla gestione dell'ecosistema».
Il titolare del dicastero dell'agricoltura ha poi precisato che il parere del Mafaf sui due emendamenti in questione resta positivo, che permane l'impegno a proseguire il percorso per approvarne il contenuto e che gli emendamenti sono stati stralciati solo perché giuridicamente non direttamente collegati con la materia agricola. «Una risposta a chi in queste ore ha diffuso rancore e bugie va data - ha concluso piccato Lollobrigida. Per ora con queste spiegazioni e a seguire con altri fatti concreti. Al contrario di quello che fanno i chiacchieroni sono abituato a raccontare solo quello che ho già ottenuto piuttosto che commentare, come una vecchia suocera, quello che fanno gli altri o illudere le persone che si fidano di poter fare miracoli».
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