di Redazione
Emilia Romagna, approvato il calendario venatorio. Ecco i contenuti
Apertura generale alla terza domenica di settembre, due settimane di preapertura e tre mesi di caccia collettiva al cinghiale. Questi i principali contenuti del calendario venatorio
La Giunta regionale dell'Emilia Romagna ha approvato nella nella seduta di lunedì 27 maggio il calendario venatorio della prossima stagione. L'atto amministrativo, pur recependo alcuni contenuti del parere Ispra, ripercorre sostanzialmente quanto previsto dalla legge nazionale e dal documento dello scorso anno. Scorrendo le oltre 100 pagine del documento passiamo ora a evidenziare i principali contenuti.
Il calendario fissa l'apertura generale la terza domenica di settembre, sebbene per alcune specie - cornacchia grigia, ghiandaia, gazza e colombaccio - sia previsto il prelievo dal 2 settembre in "preapertura". Occorrerà però fare attenzione agli orari. Nel periodo compreso tra domenica 1° settembre e giovedì 12 settembre la caccia sarà consentita fino alle ore 13:00. Discorso analogo per la caccia vagante a stanziale e migratoria tra domenica 15 settembre e domenica 29 settembre. La caccia da appostamento seguirà invece i consueti orari della 157.
Per quanto riguarda il prelievo del cinghiale, al netto delle prescrizioni relative al contrasto della Psa, il prelievo in forma collettiva sarà possibile per un massimo di tre mesi nella finestra temporale compresa dal 2 ottobre al 30 gennaio. La braccata potrà essere praticata nelle giornate fisse di mercoledì, sabato e domenica mentre la girata in tre giornate a libera scelta. Come riportato in un nostro pretendere articolo, per il prelievo in selezione, aperto tutto l'anno, a partire da questa stagione sarà possibile cacciare fino a mezzanotte e con l'ausilio di strumenti per la visione notturna.
Dalla lettura del documento emergono inoltre dati interessanti per quanto non relativi alle prescrizioni per la prossima stagione. Tra i tanti, dalle tabelle inserite nel calendario, si rileva una pressoché costante diminuzione dei cacciatori residenti in Emilia Romagna e degli iscritti agli Atc regionali. I tesserini rilasciasti sono passati dai 32.296 del 2019 ai 27.363 della scorsa stagione con un calo percentuale di circa 15 punti in cinque anni. Ciononostante il numero complessivo dei prelievi stagionali è rimasto stabile.
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