di Redazione
Campania, nuove regole per il controllo del cinghiale
Dalla lettura della circolare emerge una doverosa attenzione agli aspetti legati alla sicurezza, ma anche una non perfetta comprensione delle logiche giuridiche e tecniche proprie del controllo
La Direzione generale Politiche agricole alimentari e forestali Unità operativa dirigenziale caccia, pesca e acquacoltura della Regione Campania ha recentemente emesso una circolare in merito alle operazioni di controllo della specie cinghiale. L'obiettivo del documento è quello di disciplinare gli abbattimenti al fine di tutelare la sicurezza degli operatori nonché quella della popolazione ricadente nell'area oggetto di intervento e, contestualmente, salvaguardare le attività agricole presenti.
La circolare, dopo aver ripercorso le principali norme nazionali e regionali, prescrive che le operazioni di controllo siano effettuate esclusivamente da appostamento, con armi a canna rigata, e che tali operazioni siano svolte in solitaria o con un accompagnatore. La postazione di caccia inoltre dovrà essere raggiunta e abbandonata con le armi scariche e in custodia e durante l'attività di controllo sarà necessario indossare il giubbino ad alta visibilità. Per tali attività, qualora svolte in orario notturno, sarà possibile usare diverse tipologie di strumenti a rilevazione e intensificazione di luce e calore, ma non fonti luminose che potranno essere utilizzate solo in fase successiva allo sparo. Ripetutamente la circolare richiama e prescrive norme comportamentali finalizzate allo svolgimento delle attività in piena sicurezza.
Pur specificando che gli abbattimenti in regime di controllo non costituiscono attività venatoria però, il documento, in maniera piuttosto confusa, richiama erroneamente più volte al rispetto di diverse prescrizioni proprie dell'articolo 21 della l. 157/92 durante le operazioni ai sensi dell'art. 19. Prima tra tutte l'obbligo di mantenere una distanza minima in caso di sparo in direzione di immobili adibiti ad abitazione o luogo di lavoro e di vie di comunicazione pari a una volta e mezza la gittata massima dell'arma. Non è la prima volta che ci troviamo davanti a difficoltà nel cogliere le sfumature che differenziano caccia di selezione e controllo. Evidentemente, il fatto che la Psa abbia imposto un'improvvisa accelerazione nel prelievo del cinghiale in forma selettiva, sia esso attività venatoria o controllo, non ha sicuramente facilitato la piena comprensione dei meccanismi giuridici e delle differenze tecniche tra le due forme di prelievo.
La circolare prosegue sottolineando che i selecontrollori coinvolti nell'espletamento dei piani sono tenuti al rispetto scrupoloso dei contenuti del documento e di altre eventuali direttive regionali. Il personale coinvolto inoltre dovrà esonerare la Regione Campania da qualsiasi responsabilità civile e penale derivante da danni alla propria persona, a terzi o a cose e animali appartenenti a terzi. La vigilanza sul rispetto della circolare verrà assicurata dal personale della Polizia Provinciale, dai Carabinieri Forestali da altri soggetti formati.
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