di Redazione
Peste Suina, l'Esercito procederà con gli abbattimenti
Il mondo venatorio ha, fin dalla comparsa della malattia, collaborato meno di quel che avrebbe potuto nelle attività di depopolamento senza capire che la peste suina avrebbe rappresentato un fattore portatore di un cambio di approccio epocale. Ora, dopo gli operatori professionisti, per abbattere i cinghiali scende in campo anche l'Esercito
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato, nella giornata di lunedì, un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale.
Tra la numerose previsioni del provvedimento troviamo anche alcune misure di contrasto alla peste suina africana. In particolare il decreto-legge prevede il potenziamento dell'utilizzo delle Forze Armate e il loro impiego operativo per l'attività di abbattimento. Fino a ora, infatti, gli uomini dell'Esercito avevano collaborato con la struttura commissariale solo in chiave di supporto e sotto il profilo del monitoraggio passivo della malattia senza direttamene partecipare alle operazioni di depopolamento.
«Al fine di prevenire e contenere i gravi pericoli per la salute pubblica e far fronte alla complessa situazione epidemiologica in atto derivante dalla diffusione della peste suina africana - si legge nel testo del decreto-legge - i piani di cui all'articolo 19 della legge 11 febbraio 1992, n. 157 nonché le misure adottate dal Commissario straordinario (...) sono attuati anche mediante il personale delle Forze armate (...) previa frequenza di specifici corsi di formazione e mediante l'utilizzo di idoneo equipaggiamento».
Per tali operazioni il Governo ha autorizzato un contingente massimo di 177 unità ma in ogni caso il suddetto contingente dovrà essere composto di un numero di unità sufficienti a dare tempestiva attuazione ai piani e alle misure previste per il depopolamento. Inoltre, il personale militare coinvolto nelle operazioni di bio-regolazione potrà usare le dotazioni di armamento di cui è fornito. Dopo aver creato il precedente dell'impiego di operatori professionisti per le operazioni di controllo, ora la Psa sdogana anche l'utilizzo di personale militare.
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