di Redazione
Diana R-22 Carbon, la carabina propedeutica
Famosa per le armi ad aria compressa, da qualche anno il marchio Diana annovera a catalogo anche armi a percussione anulare
Ogni cacciatore che si rispetti ha con buona probabilità mosso i suoi primi passi "armati" con in mano una carabina ad aria compressa con la quale, a seconda delle possibilità, in tenera età ha trasformato in bersaglio ogni oggetto dimorante nel proprio giardino o cortile con buona pace di mamme e zie disperate. Per molti di loro quella carabina è certamente stata una Diana, rinomata azienda tedesca che ancora oggi produce armi ad aria compressa. Da qualche anno però, la casa fondata a Rastatt nel 1890 e distribuita oggi in Italia da Paganini, è tornata ad offrire ai propri clienti anche armi a percussione anulare.
Tra queste troviamo il modello Diana R-22 Carbon, una moderna carabina dedicata al tiro ricreativo. Presente a catalogo in due versioni e due calibri, il .22 LR e il .22 WMR, l'arma si presenta con una slitta Picatinny per permettere il montaggio del cannocchiale, un caricatore da 10 colpi, inserito nel calcio con una leggera inclinazione all'indietro poco avanti la guardia, canna rivestita in carbonio con filettatura 1⁄2"-20 UNF e corona svasata tipo match.
Il calcio in legno, ma ne esiste anche una versione sintetica, è regolabile in altezza e si adatta perfettamente anche ai tiratori mancini dal momento che è progettato per essere ambidestro. Il peso di sgancio è regolato di serie a 900 grammi, ma una vite permette di portarlo fino a 1300. Lo scatto è diretto. La lunghezza dell'arma è di 949 mm per un peso che varia, a seconda della versione, dai 2.620 g ai 2.950 g.
Questa semplice ma ben congegnata carabina non può purtroppo regalare emozioni venatorie visti i calibri in cui è camerata, ma può certamente permettere di divertirsi in poligono quando non è possibile andare a caccia.
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