di Redazione
Cia:«Piano Faunistico Toscana risponda a esigenze agricoltori»
Azioni incisive contro la fauna e tempi di intervento rapidi, queste le richieste principali degli agricoltori
La Regione Toscana sta lavorando all'aggiornamento del Piano faunistico venatorio e la Cia ha emesso un comunicato nel quale chiede che il documento programmatico sia redatto in modo tale da rispondere prioritariamente alle esigenze del mondo agricolo a fronte di "evidenti difficoltа di convivenza con la fauna selvatica". Secondo l'associazione apparirebbe evidente che in Toscana vi sia una presenza eccessiva di animali, in particolare di ungulati, e che la loro densità vada ricondotta a livelli compatibili con le attività antropiche, agricoltura in primis.
Per la Cia questo obiettivo sarebbe raggiungibile «solo attraverso la messa in atto delle forme di caccia, di selezione, di prelievo, di contenimento e di abbattimento, che abbiano lo scopo di riportare la presenza della fauna selvatica, in particolare degli ungulati, a densità massime "effettivamente" sostenibili, pertanto ben al di sotto dei 2,5 capi ogni 100 ettari». Numeri che necessiterebbero di un intervento "spinto" se pensiamo alle attuali consistenze faunistiche della Regione.
La caccia, che è comunque percepita dall'associazione come un elemento positivo, non sarebbe però in grado di perseguire un simile obiettivo a causa dalla drastica diminuzione del numero dei cacciatori e dell'innalzamento dell'etа media degli stessi. Anche le norme attualmente presenti sarebbero un freno all'incisività dell'azione di contenimento della fauna. Nella parte conclusiva del comunicato, seppur in maniera indiretta, trova spazio anche il lupo che secondo la Cia richiederebbe un monitoraggio continuo.
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