di Redazione
Dall'Europa lo spettro di una nuova procedura di infrazione
Il diritto europeo condiziona sempre di più l'attività venatoria nel nostro Paese. Ora una nuova procedura di infrazione rischia di rappresentare una minaccia per l'assetto normativo vigente in Italia
Tanto tuonò che piovve. La Commissione Europea, dopo le ripetute segnalazioni da parte di alcune associazioni animaliste, ha deciso di aprire una procedura di infrazione a carico dell'Italia per presunte difformità della normativa nazionale con il quadro legislativo dell'Unione Europea.
Nello specifico la Commissione ipotizza che alcune norme varate dal nostro Paese violino il diritto europeo in materia di divieto di utilizzo di munizionamento contenente piombo e in merito ad alcune regole inerenti il prelievo di avifauna contenute nella direttiva "Uccelli". La Commissione ha ora avviato formalmente la procedura di infrazione tramite l'invio di una lettera di costituzione in mora all'Italia. Il Governo avrà due mesi di tempo per rispondere motivando le scelte o colmando le lacune evidenziate.
Qualora la risposta inviata non dovesse essere ritenuta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato con cui certifica l'inadempimento diffidando a porvi fine entro un dato termine, pena l'irrogazione di pesanti sanzioni economiche di diversi milioni di euro.
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