L'impatto negativo dei cani è spesso sottovalutato dagli stessi proprietari
L'impatto negativo dei cani è spesso sottovalutato dagli stessi proprietari - © Sarah n
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di Redazione

L'impatto dei cani sulla fauna, un fenomeno preoccupante

Il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, al fine di sensibilizzare i padroni, ha recentemente rilanciato uno studio che testimonia l'impatto negativo dei cani domestici sulla fauna selvatica

Il cane è sicuramente il miglior amico dell'uomo e forse è per questo che nella società moderna sono sempre di più le persone che decidono di averne uno. I cani domestici però possono essere la causa di molteplici impatti negativi sulla fauna come testimoniato da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Biodiversity and Conservation e rilanciato in questi giorni anche dal Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise sui propri social. L'Ente parco ha definito l'interazione fra cani liberi e fauna come «uno dei temi centrali, da molti spesso sottovalutato, per la gestione dei Parchi Nazionali e delle aree protette».

Lo studio, condotto da diversi ricercatori italiani tra i quali Sandro Lovari ed Emiliano Mori, ha evidenziato come i cani siano possibile fonte di una serie di impatti negativi sulla fauna selvatica quali episodi di predazione, competizione, trasmissione di agenti patogeni, molestie e, nel caso di altri canidi come il lupo, ibridazione. Questa interazione cane-natura è però sconosciuta o sottovalutata soprattutto dai proprietari dei cani stessi.

Attraverso un lavoro di citizen science, il complesso di attività collegate ad una ricerca scientifica a cui partecipano semplici cittadini, i ricercatori hanno raccolto dati relativi ad animali selvatici uccisi o molestati da cani in un lasso di tempo di due decenni, dal 2002 al 2022, e altri documenti quali articoli di giornale. L'indagine ha fornito 589 registrazioni che hanno evidenziato come i cani abbiano attaccato e ucciso 95 specie, principalmente mammiferi e uccelli, comprese specie di piccola selvaggina, e come oltre il 90% degli attacchi siano stati provocati da cani sciolti in presenza del proprietario nelle aree urbane e periurbane.

La mitigazione dell'impatto dei carnivori domestici sulla fauna selvatica, in passato avevamo affrontato anche il tema dei gatti, richiederebbe dunque una maggiore attenzione e sensibilizzazione al fine di promuovere la proprietà responsabile di questi animali ed evitare rigorosamente comportamenti in grado di impattare negativamente sulla fauna selvatica.

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