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Catturati i primi cinghiali con la trappola gestita da Urca Marche

Ad Ancona sono stati catturati i primi cinghiali con la trappola posizionata in collaborazione tra Comune e Urca Marche

Ieri, in una conferenza stampa, il Comune di Ancona ha annunciato di aver catturato i primi esemplari di cinghiale con la trappola posizionata in collaborazione con Urca. Si tratta di due animali che, insieme a un'altra ventina circa, frequentano stabilmente l'area urbana. «Siamo i primi in Italia ad avere messo in campo questo tipo di attività e, mantenendo l'impegno preso con i cittadini, in sei mesi abbiamo un risultato positivo della sperimentazione di trappolamento -ha affermato il vicesindaco e assessore alla sicurezza urbana Giovanni Zinni- Il nostro obiettivo è quello della tutela e della sicurezza dell'ambiente in ambito urbano e debellare il fenomeno della fauna selvatica in area urbana».

Alla conferenza era presente anche l'assessore regionale Andrea Maria Antonini che ha affermato che, a seguito dei risultati positivi della sperimentazione ad Ancona, la Regione, già il 28 dicembre prossimo a Cupra Marittima, in un incontro con i sindaci interessati valuterà la possibilità di replicare l'utilizzo di questo sistema di cattura. Dopo essere stati catturati con la rete, i cinghiali sono stati abbattuti farmacologicamente e avviati per questo a smaltimento non essendo purtroppo in alcun modo possibile procedere all'abbattimento con arma da fuoco per ragioni di sicurezza.

Secondo quanto dichiarato da Massimo Iuliano, presidente Urca Marche, già dal giorno successivo al montaggio della trappola alcuni cinghiali hanno iniziato ad entrare regolarmente nel sistema di cattura ancora inattivo. Dopo una prima fase di ambientamento e di osservazione delle abitudini degli animali e valutate le peculiarità operative, si è deciso quindi di procedere armando la trappola per catturare solo alcuni esemplari, ovvero i due che visitavano la trappola più tardi.

«Salvo qualche ovvio tentativo di fuga, che ha confermato la resistenza strutturale del sistema, gli animali tutta la notte si sono nutriti e hanno riposato. Il sistema ha quindi confermato la sua validità, garantendo il benessere animale, la sicurezza del personale coinvolto nel trattamento degli esemplari e nessun disagio per la cittadinanza». Il presidente di Urca Marche ha poi ribadito come gli appartenenti al mondo venatorio siano gli unici in grado di garantire la risoluzione dei problemi relativi alla gestione della fauna selvatica.

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