di Redazione
Per salvare i mufloni gli animalisti scomodano perfino Mattarella
Per fermare la "mattanza" di mufloni sull'isola dell'arcipelago toscano, gli animalisti sono intenzionati a far ricorso al Presidente della Repubblica
In passato ci siamo già occupati della gestione della popolazione di muflone presente sull'Isola del Giglio, per la quale è prevista l'eradicazione perché considerata specie alloctona e dannosa per la biodiversità dell'isola. Inutile dire che il tema è al centro di aspre polemiche e che le associazioni animaliste chiedono da mesi l'interruzione delle operazioni di abbattimento.
Ora gli animalisti sono pronti a presentare ricorso alla Presidenza della Repubblica pur di far sospendere il piano di abbattimento adottato dalla Regione. Qualunque alterazione del numero di mufloni presenti al Giglio, questa la tesi alla base del ricorso, rappresenta un impoverimento e una perdita di risorse genetiche della specie.
«L'eradicazione di questi animali, disposta dalla Regione Toscana, è da considerarsi illegittima e irrazionale - hanno dichiarato le associazioni Lndc animal protection, Vitadacani odv, la rete dei Santuari di Animali Liberi ed Enpa - I mufloni protagonisti di questa triste vicenda sono mammiferi originari introdotti nel 1955 grazie a un progetto di cui si occuparono alcuni noti studiosi naturalisti con lo scopo di tutelare e salvaguardare questa specie dalla possibile estinzione».
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