di Redazione
Psa, nuovo focolaio lombardo frena gioia per allentamento restrizioni
La Lombardia non ha fatto tempo a rallegrarsi per l'allentamento delle restrizioni concesso dalla Commissione europea che deve fare i conti con un nuovo focolaio del virus
Un passo avanti e due indieto. È questa la sintesi di come sta procedendo la lotta alla Psa in Lombardia, Regione che più di ogni altra ha da perdere nel caso in cui la malattia dilaghi. Era stato direttamente l'assessore regionale all'agricoltura Alessandro Beduschi a comunicare, nella giornata di lunedì, l'esito positivo delle trattative finalizzate ad alleggerire i vincoli a cui era stata sottoposta tutta la suinicoltura pavese. Ora, nemmeno il tempo di rallegrarsi per la notizia, occorrerà fare i conti con un nuovo focolaio della malattia.
È stata infatti registrata una positività in una carcassa di cinghiale ritrovata nel comune di Torre Beretti, sempre in provincia di Pavia. Il nuovo focolaio si trova nella parte ovest della Lomellina a ridosso, del confine piemontese, ed è geograficamente distante dalle altre due zone nelle quali ad oggi si era attestata la presenza del virus, l'alto Oltrepo e la riva sinistra del fiume Ticino. Ora, sulla base di quanto riscontrato, occorrerà istituire una nuova zona infetta.
Nonostante l'impegno profuso, dunque, con il depopolamento della specie che procede spedito anche grazie all'impiego di operatori professionisti, il probabile mancato rispetto di alcune basilari prescrizioni in un territorio densamente popolato continua a permettere al virus di compiere balzi che rischiano di vanificare gli sforzi. A un anno e mezzo dall'inizio dell'emergenza, la suinicoltura lombarda, con i suoi 5 miliardi di indotto e circa il 60% di quella nazionale, è sempre più a rischio.
Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.