di Redazione
L'uomo come regolatore della biodiversità, parola di Lollobrigida
Intervenendo in Commissione Agrifish a Bruxelles, il ministro Lollobrigida ha esposto una visione chiara sul rapporto tra uomo e biodiversità
Il ministro Francesco Lollobrigida ha, sin da subito, abituato la platea del mondo venatorio a dichiarazioni molto vicine alle visioni proprie del mondo rurale nel quale anche la caccia si colloca a pieno titolo. Ora registriamo una nuova dichiarazione di intenti che non può che compiacere.
Sebbene il ministro sia intervenuto al Consiglio Agricoltura Pesca dell'Unione Europea parlando principalmente di agricoltura, le parole che ha pronunciato sono una chiara presa di posizione sul rapporto generale che dovrebbe intercorrere tra uomo e biodiversità. «L'uomo - ha affermato Lollobrigida - deve aiutare le specie in estinzione a sopravvivere ma, con la stessa determinazione, deve valutare e intervenire per ridurre il sovrappopolamento di alcune specie, per garantire equilibrio nella stessa specie ma anche per tutte le altre, uomo compreso, nelle attività che gli sono proprie».
Nella stessa sede il Ministro ha anche affrontato il tema dei grandi carnivori e chiesto la revisione della direttiva habitat affinché sia possibile agire non sulla base di approcci ideologici, bensì basandosi su oggettivi dati scientifici al fine di far fronte a una presenza attuale divenuta eccessiva in molte aree europee.
Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.