La vicenda delle cacce tradizionali francesi è per certi versi paragonabile a quella dei roccoli italiani
La vicenda delle cacce tradizionali francesi è per certi versi paragonabile a quella dei roccoli italiani - © Nouhouhouk
Pubblicato il in Attualità
di Redazione

Cacce tradizionali e richiami di cattura, buone notizie dalla Francia

La vicenda delle cacce tradizionali francesi, con il recente non accoglimento di un ricorso animalista da parte di un tribunale d'oltralpe, si presta a confronti con la situazione italiana

Con due decreti del 18 e 20 ottobre 2023, il prefetto dei Pirenei Atlantici e il prefetto delle Landes hanno autorizzato le relative federazioni dipartimentali dei cacciatori ad effettuare la cattura temporanea a fini scientifici di allodole con metodi di trappolaggio tradizionali. A seguito di tale autorizzazione alcune associazioni animaliste hanno presentato ricorso, ma il tribunale amministrativo di Pau con un'ordinanza del 3 novembre scorso ha respinto tale richiesta. I giudici hanno definito la sperimentazione messa in atto dai cacciatori francesi utile a raccogliere dati scientifici con l'obiettivo di valutare la percentuale di catture accidentali causate dall'utilizzo dei tradizionali metodi di cattura nonché i danni inflitti a esemplari non bersaglio, elementi fondamentali per attuare le deroghe previste dalla cosiddetta direttiva "uccelli".

La vicenda delle cacce tradizionali francesi è per certi versi paragonabile a quella dei roccoli italiani, lombardi in particolare. Da anni i cacciatori di piccola avifauna migratoria lamentano le pesanti ripercussioni causate dal divieto di cattura degli uccelli da utilizzare come richiami vivi. Non solo le specie utilizzate sono difficilmente allevabili, ma la selezione di esemplari validamente impiegabili come richiamo risulta ancora più complicata, con conseguenze facilmente immaginabili sulla pratica venatoria. La difficoltà di rifornirsi di richiami vivi ha inoltre alimentato diverse pratiche illegali quali la cattura di frodo e la manomissione degli anelli inamovibili. Quanto successo in Francia e l'evoluzione della vicenda potrebbero avere quindi risvolti positivi anche nel nostro Paese dove, qualora si decidesse di affrontare la questione, si potrebbe sia utilizzare i dati degli studi francesi sia guardare all'esperienza di un altro paese membro dell'UE per derogare al regime di protezione previsto dalla direttiva europea.

Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log.

Altri articoli dalla sezione Attualità

Il Tar delle Marche anticipa la chiusura di beccaccia e turdidi
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Il Tar delle Marche anticipa la chiusura di beccaccia e turdidi

Chiamato a giudicare il ricorso delle associazioni animaliste, il Tar delle Marche lo ha accolto limitatamente ai periodi di prelievo di beccaccia e turdidi >>

Psa, Coldiretti al Governo:
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Psa, Coldiretti al Governo: "Indennizzi e depopolamento cinghiali"

Coldiretti ha scritto una lettera ai ministri Lollobrigida e Schillaci per chiedere al Governo il massimo impegno nella lotta alla Psa >>

Mondiale di avancarica, trionfa il Made in Italy
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Mondiale di avancarica, trionfa il Made in Italy

Si è chiuso nella giornata di ieri il 30° Mondiale di avancarica disputato a Valeggio sul Mincio >>

Anche i cacciatori di Umbria e Basilicata fermati dai ricorsi
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Anche i cacciatori di Umbria e Basilicata fermati dai ricorsi

Dopo Campania e Veneto, anche i cacciatori di Umbria e Basilicata fermati dai giudici amministrativi >>