Diverse organizzazioni internazionali, tra le quali la FACE, sono al lavoro per elaborare strategie di conservazione nel paese sconvolto dalla guerra
Diverse organizzazioni internazionali, tra le quali la FACE, sono al lavoro per elaborare strategie di conservazione nel paese sconvolto dalla guerra - © Face
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di Redazione

Ucraina, impegno internazionale per la salvaguardia della biodiversità

Nel bel mezzo della guerra in corso in Ucraina, un consorzio di organizzazioni internazionali, tra cui la FAO e FACE, si è riunito con i cacciatori ucraini e i rappresentanti nazionali dei paesi vicini. L'attenzione si è concentrata sulla strategia per il ripristino delle popolazioni selvatiche in Ucraina

Le conseguenze del conflitto in Ucraina sono pesanti non solo per la popolazione e per le infrastrutture ma anche per l'ambiente. Gli effetti che il contesto bellico può avere sulla biodiversità sono di lunga durata come testimoniano altri paesi europei ancora alle prese con le conseguenze di conflitti passati e dove alcune specie non si sono mai completamente riprese. Per questo diverse organizzazioni internazionali, tra le quali la FACE, sono al lavoro per elaborare strategie di conservazione nel paese sconvolto dalla guerra.

Secondo i rapporti dell'IUCN, oltre il 70% dei mammiferi, degli uccelli e degli anfibi del mondo si trova attualmente in zone di conflitto e conseguentemente esposto gravi rischi a causa delle limitate possibilità di conservazione. Secondo Vasyl Novytskyi, dell'Università nazionale agraria, in Ucraina, a causa del conflitto, sarebbero a rischio estinzione oltre 80 specie e il 20% delle aree protette risultano danneggiate dalla guerra con oltre 650.000 ettari di aree boschive compromesse dalle mine antiuomo.

Se per molte specie la guerra è un fattore limitante, per la volpe invece si registra un aumento della popolazione, che è passata da 48.000 unità a oltre 200.000 dall'inizio del conflitto a causa della cessazione delle attività di controllo. Ciò ha portato a un aumento dilagante della rabbia, costituendo una minaccia significativa per gli altri mammiferi e gli esseri umani. Anche per questo Oleksandr Ryevnivtsev, rappresentante della FAO delle Nazioni Unite in Ucraina, ha sottolineato il ruolo cruciale dei cacciatori nel mitigare i rischi delle malattie della fauna selvatica e nel mantenere la biosicurezza, affermando: "I cacciatori sono in prima linea quando si tratta di combattere la minaccia delle malattie della fauna selvatica".

«L'Ucraina è importante a livello internazionale per la sua biodiversità e il ripristino degli habitat e il miglioramento della biodiversità sono vitali per il futuro della variegata fauna selvatica del paese», ha affermato FACE in un comunicato. Per questo motivo gli sforzi di collaborazione sono essenziali per mitigare gli effetti del conflitto e l'Associazione è al lavoro per supportare l'Ucraina sotto questo punto di vista.

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