di Redazione
A Milano in scena la follia animalista
Sono scene surreali quelle viste durante la manifestazione animalista svoltasi sabato pomeriggio a Milano, dove migliaia di persone si sono radunate per protestare contro l'uccisione di nove maiali affetti da Psa detenuti in un "santuario" in provincia di Pavia
Le proteste per la morte dei maiali detenuti nel "santuario animalista", dove era dovuta intervenite la polizia in forze per permettere alle autorità sanitarie di abbattere gli animali a causa di un focolaio di peste suina africana, paiono destinate a non placarsi. Sabato pomeriggio si è infatti svolta la manifestazione organizzata dal mondo animalista per protestare contro le misure messe in atto per arginare la malattia. La manifestazione "antispecista" ha visto la concentrazione sotto la sede istituzionale di Regione Lombardia, ritenuta responsabile dello "sterminio", questa la parola usata dagli organizzatori, per poi spostarsi in corteo verso piazza San Babila.
«Siamo qui per dire giù le mani dai santuari perché quello che è accaduto e sta accadendo in Lombardia non debba accadere mai più - ha spiegato Sara D'Angelo, referente della Rete dei santuari di animali liberi - Chiediamo protocolli differenti che vengano applicati, anche in caso di emergenza sanitaria, ai santuari che sono riconosciuti come rifugi e non più come allevamenti, dove ci sono animali non commestibili e non commercializzabili». Quello che forse non è ancora chiaro a questi soggetti, cosa che non stupisce visti gli atteggiamenti tenuti nelle ultime settimane, è che la malattia non fa differenze tra suini selvatici, da reddito e "da affezione".
Gli animalisti, molti dei quali in lacrime e in preda a isteria collettiva, hanno inoltre sfilato al grido di «Giù le mani dai santuari», «Animali liberi e non prosciutti», «Avete ucciso i nostri figli» e altre assurdità. Quello che guardando le immagini della protesta preoccupa maggiormente non sono però i deliri dei manifestanti ma il loro numero. Erano infatti presenti diverse centinaia, se non migliaia, di persone. Diverse le sigle animaliste presenti oltre all'organizzatrice Rete dei santuari. Fra queste anche Oipa, Lndc-Animal protection, Fronte animalista, Alleanza animalista e Lav (Lega anti vivisezione). Il solito caravanserraglio che purtroppo abbiamo imparato a conoscere negli anni.
Mala tempora currunt...
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