di Redazione
Morta F36, l'orsa trentina oggetto dell'ordinanza di abbattimento
L'orsa F36 è stata trovata morta nella serata di mercoledì. Si tratta del secondo orso "condannato a morte" a essere trovato morto per cause sconosciute
Più che una condanna a morte, le ordinanze di abbattimento firmate da Fugatti sembrano essere una maledizione. È stata infatti trovata morta l'orsa F36. Si tratta del secondo esemplare per il quale la Provincia di Trento aveva decretato l'abbattimento a essere trovato senza vita. L'orsa si era resa responsabile negli scorsi mesi di due aggressioni nei confronti di essere umani e proprio per questo motivo il presidente della provincia Maurizio Fugatti aveva firmato un'ordinanza di abbattimento. L'atto però era stato impugnato dagli animalisti e sospeso dal Tar.
L'allarme è scattato quando il radiocollare montato sull'animale ha segnalato l'attivazione del sensore di mortalità ed è stato il Corpo forestale, lo stesso teoricamente incaricato del suo abbattimento, a rinvenire la carcassa nella serata di ieri, mercoledì 27 settembre. L'animale, per il queale non è ancora chiaro il motivo della morte, è stato quindi recuperato nella mattinata di oggi dai forestali e dai tecnici dell'Istituto zooprofilattico dove è stato trasportato. Al momento non si hanno notizie del cucciolo che accompagnava F36.
La strana coincidenza ha ovviamente suscitato l'indignazione degli animalisti che sospettano che dietro la morte dell'animale ci sia un atto volontario. «Un fatto di una gravità inaudita che ripugna e colpisce le coscienze di tutti gli italiani e che, se dovesse essere confermata l'ipotesi del bracconaggio, ha una sola responsabile: la politica faunicida di Maurizio Fugatti - ha dichiarato Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa - Dopo M62, F36 è il secondo orso condannato a morte dalla Provincia di Trento che viene trovato privo di vita. Aspettiamo che la magistratura faccia le dovute indagini, tuttavia riesce difficile, molto difficile, pensare a un incidente».
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