di Redazione
L'Emilia Romagna ricorre al Consiglio di Stato e prolunga la stagione
La Regione ha fatto sapere di aver depositato l'appello cautelare al Consiglio di Stato in merito alla recente ordinanza del Tar e di aver incassato il parere favorevole per il prolungamento della stagione per alcune specie di stanziale
In data 26 settembre la Regione Emilia Romagna ha depositato appello cautelare al Consiglio di Stato per l'annullamento e/o la riforma dell'ordinanza del Tar Emilia-Romagna con cui è stato parzialmente sospeso il calendario venatorio e che ha causato lo slittamento dell'apertura generale di due settimane. È questo l'oggetto principale della nota firmata dall'assessore regionale all'agricoltura Alessio Mammi.
La Regione ha deciso di interpellare il massimo organo della giustizia amministrativa perché ritiene che il provvedimento del Tar, «al di là dei contenuti attinenti alla disciplina venatoria, desti perplessità sul piano pregiudiziale sia per mancata notifica ai controinteressati, sia perché di fatto limita il potere discrezionale conferito alle Regioni dalla normativa nazionale». È stato inoltre richiesto che il pronunciamento sul ricorso, oggi fissato dal Tar per il 26 marzo 2024, sia anticipato a prima della conclusione della stagione venatoria.
La nota prosegue poi con alcune comunicazioni in merito al calendario venatorio. Gli uffici regionali sono al lavoro, dopo aver incassato il parere favorevole dell'Ispra, per prolungare la caccia a lepre, fagiano, starna e pernice rossa fino al 10 di dicembre, recuperando così i giorni "sottratti a seguito dello spostamento dell'apertura di due settimane. Per quanto riguarda il moriglione invece, dopo un anno di stop, il prelievo sarà possibile dal 1 ottobre sulla base del Piano di gestione nazionale approvato a maggio.
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