di Redazione
Calendario Emilia Romagna, si è espresso il Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza di sospensione cautelare dell'ordinanza del Tar di Bologna che ha sospeso il calendario venatorio dell'Emilia Romagna e ha fissato la discussione per il 5 ottobre
Nella giornata di ieri il Consiglio di Stato ha emesso un decreto relativo al ricorso presentato da Federcaccia Emilia Romagna. L'associazione venatoria aveva chiesto la riforma dell'ordinanza cautelare emessa dal Tar emiliano in merito al ricorso presentato dalla Lac che ha portato, tra le altre cose, al rinvio dell'apertura di due settimane.
«L'adozione di misure cautelari provvisorie - si legge nel decreto del Consiglio di Stato - presuppone l'esistenza di una situazione di estrema gravità e urgenza tale da non consentire neppure di attendere il tempo intercorrente tra il deposito del ricorso e la prima Camera di Consiglio utile» situazione che, però, secondo i giudici non si ravvisa nel caso della sospensione del calendario venatorio.
Sarà necessario dunque aspettare la discussione del ricorso, fissata per il prossimo 5 ottobre, per conoscere come evolverà la situazione. Se per tale data infatti sarà troppo tardi relativamente al rinvio dell'apertura generale, non lo sarà per le date di chiusura del prelievo di diverse specie che il calendario venatorio aveva previsto per il 31/01 e che, invece, sono ora state anticipate alla prima o alla seconda decade del mese di gennaio.
La Regione ha pertanto pubblicato una nuova versione del calendario venatorio per la stagione 2023/2024.
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