di Redazione
Peste suina, primo caso positivo in Lombardia
Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 20 giugno, il Centro nazionale di referenza per le pesti suine ha confermato ufficialmente la positività al virus della Psa di una carcassa rinvenuta nel Comune di Bagnaria in provincia di Pavia. Si tratta del primo caso lombardo di peste suina africana
Da ieri anche in Lombardia è ufficialmente presente la peste suina africana. Sebbene una piccola parte del territorio regionale, l'alto Oltrepo pavese, fosse già stata inclusa nella cosiddetta zona infetta, questa prima positività segna sicuramente uno spartiacque e rappresenta la prova della lenta e apparentemente inarrestabile avanzata della malattia verso quella pianura lombarda dove sono allevati ben oltre la metà dei suini prodotti nel nostro Paese.
La Lombardia, fin dai primi mesi dell'emergenza, ben conscia delle conseguenze potenzialmente devastanti per la propria economia agricola, aveva mostrato particolare interesse nei confronti dell'andamento epidemico e più volte aveva messo in campo azioni a supporto della lotta contro il virus come il supporto economico per la costruzione della recinzione e l'istituzione di una "taglia"per l'abbattimento dei cinghiali.
Proprio una decina di giorni fa, il presidente della Regione Attilio Fontana, all'indomani dell'inclusione di parte della provincia di Pavia nella zona infetta, aveva emanato un'ordinanza che, oltre a ribadire le norme contenute in quella firmata dal commissario nazionale Vincenzo Caputo, aveva introdotto un concetto rivoluzionario. La possibilità di affidare le operazioni di abbattimento ad operatori professionisti.
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