di Redazione
Referendum sulla caccia, Lollobrigida chiede il rispetto della legge
Nella giornata di ieri, Francesco Lollobrigida ha scritto al suo collega Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno, per chiedere un intervento al fine di chiarire l'illegittimità di alcuni avvisi di proroga dei termini per la raccolta delle firme a supporto dei referendum contro la caccia comparsi in alcuni comuni
Con una lettera inviata sabato 17 giugno, il Ministro dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida ha scritto una nota al collega titolare del Viminale Matteo Piantedosi per chiedere che sia fatta chiarezza sull'illegittimità di eventuali proroghe nei termini per la raccolta firme a supporto delle iniziative referendarie contro la caccia.
"Da alcuni giorni risultano pubblicati sui siti istituzionali di diversi Comuni Italiani - si legge nella missiva - avvisi di proroga dei termini per la raccolta delle firme relative ai referendum abrogativi aventi ad oggetto l'art 842 c.c. e l'art. 19-ter delle disposizioni transitorie e di coordinamento al codice penale, in materia di caccia".
Gli avvisi sarebbero comparsi a seguito di una nota del legale rappresentante dell'associazione Ora referendum contro la caccia che dichiarava essere stata disposta tale proroga. Dopo aver richiamato i riferimenti normativi che sanciscono l'impossibilità di proroga di detti termini, Lollobrigida ha quindi chiesto a Piantedosi "un intervento chiarificatore dei tuoi Uffici che inviti tutti i Comuni a rimuovere gli erronei avvisi".
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